L’impresa sportiva resterà nelle menti e nei cuori di chi l’ha vissuta, così come la delusione per quanto è accaduto dopo. C’è ancora tanta amarezza nel Città di Sant’Agata per quanto si è verificato domenica al “Granillo”, per l’ingresso di Di Domenicantonio, che ha portato i nebroidei a giocare con un over in più del consentito. Una leggerezza che cancellerà dagli annali l’impresa dei biancoazzurri, che avevano espugnato la tana della Fenice Amaranto per 2-1 grazie alla zampata di Lo Grande a tempo scaduto. È soltanto questione di tempo ma tutto sarà ribaltato. Immediato il ricorso della società reggina, considerato che quasi nell’immediato post-partita ci si è resi conto dell’errore.
Il Sant’Agata non si è nascosto dietro ad un dito. Il direttore generale Gianluca Amata ha parlato di “suicidio sportivo”, mentre a metterci la faccia è anche il tecnico Michele Facciolo. In un breve messaggio video, l’allenatore si assume la responsabilità di quanto accaduto: “Credo che tutti sappiate quello che è successo domenica, sono qui per chiedere scusa alla società, ai tifosi che erano presenti e a tutta la città di Sant’Agata. Quanto è successo è grave e sono io il responsabile in quanto capo dello staff, questo errore inficerà sul risultato. La prestazione sicuramente non ce la può togliere nessuno, ma la vittoria non sarà omologata. Perciò ribadisco le mie scuse. Lavoreremo ancora di più per regalare quelle soddisfazioni che meritano questa società, questa città e questi tifosi”.
La Lega Nazionale Dilettanti, intanto, ha annunciato di aver “Preso atto del preannuncio di ricorso da parte della Società La Fenice Amaranto Asd ai sensi dell’art.67 del C.G.S. si riserva decisioni di merito”, ma tra i nebroidei c’è la consapevolezza che arriverà la sconfitta a tavolino per 3-0.