Il direttore generale del Città di Sant’Agata Gianluca Amata è furioso. I biancoazzurri cadono per 2-1 con l’Igea Virtus ma le attenzioni del dirigente sono tutte rivolte alla direzione arbitrale, ritenuta troppo penalizzante. “C’è grande amarezza per la sconfitta maturata nel derby, una prestazione condizionata dalle scelte arbitrali prese a senso unico. L’intera gestione della partita ci ha danneggiato con diverse letture a nostro sfavore. Nel primo tempo un tocco in area ci priva di un calcio di rigore, nel finale con il Sant’Agata in grande spinta un’occasione porta un nostro calciatore davanti al portiere e il difensore avversario lo fa cadere. L’Igea è stata esemplare per interpretazione ma noi avremmo già recriminato per il pareggio, figuriamoci per la sconfitta”.
Sui social il club ha poi postato un terzo episodio in area barcellonese, anche questo quanto meno dubbio. Il dg rincara la dose, perché la prestazione è stata soddisfacente e il secondo ko consecutivo non sembra rispecchiare quanto visto in campo. “Siamo avvelenati, sette giorni fa abbiamo perso al 94′ per un fallo di rigore giustamente concesso alla Sancataldese. Questa sconfitta invece non l’accetto perché dietro una gara ci sono sacrifici di intere settimane. Non può un direttore di gara decidere chi deve vincere o perdere. Sicuramente noi abbiamo peccato nella finalizzazione nel primo tempo. Dopo una grande frazione se alla fine non segni, conta poco aver avuto il predominio nel fraseggio”.
Lo sguardo adesso è rivolto alla prossima partita, che non dovrà essere condizionata dall’onda lunga del derby. “La medicina migliore adesso la dà il calendario con la sfida al “Granillo” contro la Fenice Amaranto, in uno stadio che ha scritto pagine di storia. Dopo un’ottima interpretazione della gara con l’Igea dovremo mettere tutta la nostra rabbia sul campo, è l’unica cosa che conta. L’impegno c’è stato e non possiamo recriminare nulla sulla voglia mostrata dalla squadra”.
In sede di bilancio finale il bicchiere è totalmente vuoto e, a gran voce, il dirigente pretende più omogeneità di giudizi per evitare di subire frenate che poi impongono recuperi non semplici. “Il mister non snatura la sua filosofia, punta sempre ad imporre il suo gioco al di là delle situazioni che si creano e che possono condizionare un risultato. Ovviamente compie le proprie scelte in base al lavoro settimanale e noi abbiamo mandato in campo i migliori interpreti possibili. Ci mancano due rigori per delle scelte che hanno incanalato la partita su un’altra direzione. Adesso saremo costretti a recuperare in altri campi questi punti persi. Non vogliamo che ci venga regalato nulla ma neppure che ci venga sottratto quanto ci spetta”.