Dopo essere andata sotto al “Franco Scoglio” la Casertana ha trovato l’1-1 con il gol di Damian proprio quando il Messina pareva in totale controllo. E dire che nel finale Fumagalli ha negato a Toscano la rete del clamoroso sorpasso. Il tecnico rossoblù Vincenzo Cangelosi ha analizzato in sala stampa le fasi del match: “Nel primo tempo abbiamo sofferto tanto, siamo stati troppo passivi e timorosi. Non eravamo in controllo, non abbiamo fatto quanto preparato. Ho dovuto cambiare, non reggevamo le tre punte, ritornando a giocare a due davanti”.
Per la Casertana si è trattato del quinto pareggio in sette gare, segno anche di qualche problema in fase offensiva, dove gli attaccanti faticano a colpire. “Non mi preoccupano le poche reti. Abbiamo colpito un palo nel primo tempo, poi nel secondo mi è piaciuta la reazione. Quando ci siamo messi 4-3-3 eravamo molto più attivi e attaccavamo la palla più alti, infatti il gol è arrivato rubando palla e ripartendo. Cerco sempre questo dall’inizio, non sempre ci si riesce anche per merito degli avversari. Dobbiamo cambiare la mentalità se pensiamo sempre di gestire le partite”.
Il ripescaggio in extremis e l’entrata in scena quando il torneo era già iniziato costringe i campani ad un tour de force, con tanti impegni infrasettimanali. “Per noi giocare ogni tre giorni sicuramente non è semplice. In queste categorie le squadre non sono abituate. C’è poco tempo per recuperare e bisogna pensare subito alla partita successiva. Il nostro calendario sarà così fino a fine mese e ci dobbiamo adeguare”.
A Messina ha potuto riabbracciare Giacomo Modica, amico di vecchia data, avversario per una sera. I due hanno lavorato diversi anni fianco a fianco collaborando con Zdenek Zeman, il loro maestro. “Il rapporto che ci lega – spiega Cangelosi – è un’amicizia che va al di là del calcio. Siamo cresciuti assieme, ci conosciamo da quando eravamo piccoli. Mi ha fatto piacere incontrarlo e confrontarci. Il Messina ha raccolto sin qui meno di quanto proposto, penso sia con la Turris che con il Francavilla. Hanno giocato ancora sei partite, sono giovani, bisogna avere pazienza e serve il tempo di aspettare la crescita dei giocatori”.