Il tecnico del Messina Giacomo Modica ha presentato la sfida con il Sorrento, alla quale si presenta con tre novità rispetto al match con l’Avellino, i recuperi di Franco, Giunta e Salvo: “È meglio avere problemi di abbondanza e la possibilità di fare qualche scelta, facendo magari rifiatare chi ha giocato di più. Cambieremo qualcosa, l’importante è mantenere lo spirito che ci ha accompagnato fin qui. Abbiamo tanti impegni ravvicinati, spero che la crescita continui”.
Il tecnico del Messina, già nel dopo-gara a Catania, ha messo tutti all’erta sulle qualità del prossimo avversario: “Saremmo sciocchi a sottovalutare il Sorrento, soltanto perché ancora non ha vinto. Gioca un grande calcio, ha raccolto meno rispetto a quanto ha prodotto e verrà fuori alla distanza. Sono una grande squadra. Spero sia come la gara con la Turris e che la necessità di fare risultato non li condizioni. Loro di solito partono veloci e sono molto aggressivi. Il loro tecnico Vincenzo Maiuri sta facendo un grande lavoro, la sua mano si vede e vanno rispettati”.
Anche la gara del Massimino ha evidenziato dei difetti difensivi che vanno corretti: “Voglio più coraggio, è un imperativo assoluto. Anche a Catania un errore di valutazione ha portato al gol. La palla persa a metà campo ha originato tutto, se avessimo chiuso non sarebbero arrivati in porta. Dobbiamo metterci qualcosa in più a livello personale e limitare gli errori, restare umili e interpretarla bene. La gente e il presidente vogliono divertirsi, la squadra va aiutata”.
Quattro uomini chiave non sono ancora al top: “Abbiamo messo altra benzina nel serbatoio, ma le risorse umane vanno gestite. Giunta e Franco non sono ancora in grado di giocare novanta minuti. Anche Firenze ha giocato tanto ma non è in condizione per i problemi ad una caviglia. Ragusa ha bisogno di giocare e prendere frequenza di passo mentre ha già una bella tenuta. Loro hanno qualità umane e tecniche importanti, ma a noi serve intensità. Pensiamo sempre alla singola gara e non abbiamo sottovalutato neppure il Catania, che ha rappresentato una verifica utile per chi non era stato ancora schierato o integrato al meglio”.