La Nino Romano Milazzo prosegue la composizione del suo organico. Vestiranno ancora la casacca mamertina la palleggiatrice Stefania Fleres e l’opposto Rosa Imperiale. Fleres, originaria di Milazzo ma nata a Prato, classe 2002, 169 cm, non si è mai fermata la scorsa stagione, risultando decisiva per la squadra: “Il nostro pensiero va ancora alla finale per la B2 persa contro Palermo. Una gara bellissima, andata male ma in cui ci siamo divertite davvero tanto”.
Lo scorso dicembre la squadra attraversava un momento difficile, non arrivavano vittorie e neppure prestazioni soddisfacenti, ma Stefania continuò a credere in sé stessa e nelle proprie compagne: “C’è stato un black-out da cui abbiamo tratto la consapevolezza della nostra forza e di quanto necessario per rialzarci”. La squadra è cresciuta anche grazie al suo apporto: “Non è stato facile. L’anno scorso per la prima volta sono partita titolare dall’inizio della stagione e mi sono messa pienamente in gioco. Non credevo di potere raggiungere certe soddisfazioni personali”.
Tante responsabilità per Fleres, che ha metabolizzato le proprie paure: “Abbiamo vissuto situazioni difficili, che magari da fuori non si percepivano. In campo si vive un’atmosfera diversa. Ci sono momenti di scoramento da cui, alla fine, si esce tutte insieme”.
Non sarà facile ripetere lo stesso percorso: “Inizio la stagione con una consapevolezza diversa. Lo scorso anno era una grossa incognita e quanto conquistato davvero inaspettato. Quest’anno cercheremo di colmare le lacune, sperando di ripeterci”.
Imperiale, nata a Messina, classe ’04, 185 cm, si è rivelata la migliore del girone nel suo ruolo. È stata determinante anche quando alcuni acciacchi ne hanno frenato il rendimento: “È stato un lavoro di squadra. Devo dire grazie alle mie compagne se sono riuscita a dimostrare le qualità che, nel corso degli anni, ho cercato di affinare. Molte nostre prestazioni, lo scorso anno, sono state davvero degne di merito”.
La condizione fisica non era delle migliori ma, stringendo i denti, i risultati sono arrivati comunque: “Mi sono dovuta fermare per un mese. Quest’anno cercheremo di cambiare qualcosa nella preparazione per evitare che possa accadere di nuovo. Ho giocato con il dolore ma questo e altro per la pallavolo”.
Il sogno da realizzare trascinare le proprie compagne in B2: “Prima di tutto va ipotecata la salvezza. Poi se dovesse accadere altro sarebbe un motivo di grande orgoglio. Cercheremo soprattutto di migliorare”. Servirà qualcosa in più per compiere il grande salto: “Abbiamo un problema. Iniziamo a giocare e a compattarci normalmente un po’ tardi. Dovremo dare il massimo sin da subito per dimostrare tutte le nostre potenzialità. Personalmente dovrò essere più costante”.