Venerdì, ore 20.45, stadio “Tognon” di Fontanafredda per l’indisponibilità del “Rocco”. In programma la sfida tra Triestina e Mantova, due blasonate del girone A di Serie C, che andrà in scena all’insegna della messinesità. Antonino Minutoli per il club alabardato e Alessandro Raffa per i virgiliani rappresentano oggi delle certezze in termini di passione e competenze, figure indispensabili dietro la scrivania per una società che si rispetti nel calcio moderno.
Il primo è fresco di nomina dopo le esperienze in Virtus Verona e Sangiuliano City, l’altro si è ormai radicato a Mantova. Lontani dalla città dello Stretto, la loro terra, dove hanno vissuto in simbiosi negli anni all’Acr Messina, quelli del ritorno tra i professionisti sotto la gestione Lo Monaco, crescendo sia umanamente che professionalmente. Li abbiamo ascoltati alla vigilia di un match da vivere fianco a fianco, come due fratelli che soltanto per 90′ di gioco saranno avversari, per carpire le loro sensazioni, conoscere meglio le rispettive realtà ma anche per sfogliare, non senza un pizzico di nostalgia, l’album dei ricordi. Di seguito l’intervista doppia realizzata con Antonino Minutoli e Alessandro Raffa. Un simpatico botta e risposta.
Mantova (allenato da Possanzini, con l’ex giallorosso Celesia in rosa) primo in classifica insieme al Padova, Triestina (Tesser in panchina, c’è Fofana in organico, con Adorante) quinta. Quale il segreto di questa grande partenza dopo un finale della scorsa stagione complicatissimo? Il Mantova, dopo la retrocessione ai playout, è stato riammesso in estate in Lega Pro per la vacanza di organico, mentre la Triestina si è salvata all’ultimo secondo negli spareggi per la permanenza.
Minutoli: “Lo scorso anno è stato duro con il Sangiuliano, soprattutto per il finale, ma il destino è assai beffardo e mi ha dato fortunatamente la possibilità di arrivare alla Triestina, società storica e con grandi ambizioni”.
Raffa: “Il finale dello scorso campionato ha avuto un esito drammatico. Con la riammissione in Lega Pro il nostro presidente Piccoli, che va ringraziato perché ci mette sempre la faccia anche nei momenti bui, ha deciso di lanciare una campagna abbonamenti a prezzi agevolati. La piazza ha deciso di dargli fiducia raggiungendo oltre 4.000 abbonati, con la curva praticamente sold-out solo per le tessere. La squadra non ha un obiettivo per questa stagione sportiva ma una mission, come ribadito spesso dal nostro direttore tecnico. Non era assolutamente facile dopo una retrocessione creare nuovo entusiasmo, ma il primo obiettivo era questo ed è stato di certo centrato”.
Triestina e Mantova sono due realtà prestigiose per la Serie C. Com’è strutturato il club e qual è il tuo ruolo?
Minutoli: “Il nostro club operativamente è appena nato, in quanto la squadra di lavoro è stata rinnovata in quasi tutte le sue aree con l’arrivo della nuova proprietà americana. Una struttura semplice, con aree di competenza ben definite e grande autonomia per i vari responsabili di settore. Il mio ruolo è quello di responsabile della segreteria, sportiva e organizzativa”.
Raffa: “Il nostro club è strutturato con suddivisioni di aree di lavoro ed ogni area ha un suo responsabile. Sono arrivato a Mantova ricoprendo il ruolo di segretario generale. Il presidente Piccoli la scorsa stagione ha deciso di affidarmi anche il ruolo di direttore operativo e di questo non posso far altro che ringraziarlo”.
La prima immagine che ti viene mente ripensando agli anni nei quali, da messinese, lavoravi per l’Acr Messina.
Minutoli: “Messina-Cosenza del 2013, la Curva Sud strapiena e la vittoria del campionato. Mentre ne parlo ho ancora i brividi”.
Raffa: “21 aprile 2013, Messina-Cosenza 0-0 e l’ormai quasi certa promozione nel campionato professionistico. L’organizzazione di quella gara, per chi l’ha vissuta dall’interno, è stato un qualcosa di stupendo. Ricordo ancora l’emozione sotto la pioggia di quando l’arbitro fischiò l’inizio della gara e la Curva Sud era totalmente piena”.
Una persona che portate entrambi nel cuore per il periodo trascorso al Messina è sicuramente Fabrizio Ferrigno. Un vostro ricordo personale di un uomo che ci ha lasciati troppo presto.
Minutoli: “Una ferita ancora aperta, un fratello maggiore, un uomo vero. Di lui mi porto ancora gli esempi su come affrontare i momenti più difficili, di vita e di campo. Parlare di Fabrizio per me è molto difficile, mi manca tanto”.
Raffa: “Fabrizio Ferrigno è stato il mio primo direttore sportivo con l’inizio della mia carriera a Milazzo. Resterà sempre il MIO direttore. Con le lacrime ancora agli occhi mentre ne parlo, ricordo quando mi raccontò della sua malattia durante una trasferta del Messina che affrontammo insieme in auto. Sul rapporto che mi legava a Fabrizio potremmo scrivere un libro, se oggi sono arrivato a questo livello devo dire grazie solo a lui”.
Ritornando al calcio giocato, che Messina hai visto, da lontano, in questo inizio di stagione?
Minutoli: “Un Messina tosto e sul pezzo. Spero in una salvezza tranquilla, almeno quest’anno, considerate le sofferenze degli ultimi campionati. Compatibilmente con i miei impegni seguo quasi tutte le partite della biancoscudata, il primo amore non si scorda mai”.
Raffa: “Non è una frase fatta, al termine di ogni gara del Mantova è il primo risultato che guardo. Messina è casa e lo resterà per sempre. Sono certo che alla fine il Messina arriverà al suo obiettivo minimo stagionale, nella speranza che possa conquistare già i tre punti e la prima vittoria in occasione della prossima gara”.
Sei emigrato già da diversi anni. Come ti trovi al Nord e cosa ti manca del Sud?
Minutoli: “Questa è la quarta stagione che mi appresto a vivere fuori dalla Sicilia. Mi trovo bene soprattutto lavorativamente, la mentalità e le programmazioni sono differenti, specie in piazze con bacini importanti. Mi manca casa, Messina è casa mia, gli affetti, gli amici e le granite, fino a poco tempo fa anche il mare, ma a Trieste adesso non mi posso lamentare”.
Raffa: “Si tratta del mio quarto campionato al Mantova. Al nord, la prima cosa che salta all’occhio, sono le strutture, per le quali al sud abbiamo diverse carenze. Ciò comporta anche una gestione differente dei settori giovanili che spesso al sud vengono visti come una risorsa, mentre al nord sono un investimento. Del sud quello che più manca, oltre agli affetti familiari, è il mare, ma ci sarà tempo in estate per venire a fare dei bagni”.
La prima cosa che dirai all’altro quando venerdì sera vi vedrete allo stadio.
Minutoli: “Non conosco nessuno del Mantova. Scherzo. Abbiamo un legame importante con Alessandro, la vita ci ha portato a condividere anche molti passaggi fondamentali extra-calcistici. Io ho la certezza di poter contare sempre su di lui e viceversa”.
Raffa: “Il rapporto ormai decennale che si è creato tra noi due va oltre ogni aspetto lavorativo. Ci saluteremo come quotidianamente facciamo al telefono, ma ci siamo promessi di passare il week-end insieme”.
Come finirà Triestina-Mantova?
Minutoli: “Pagherà la cena Raffa”.
Raffa: “Abbiamo fatto un patto. Spero di pagare io la cena del sabato sera, perché chi vince paga. Al di là delle battute spero solo che sia una gara bella per il pubblico e che vinca il migliore”.