Gioia incontenibile per il tecnico del Città di Sant’Agata Michele Facciolo. Il successo colto contro il Real Casalnuovo, il secondo stagionale, dimostra le qualità del gruppo biancazzurro: “Questi ragazzi lavorano sodo dal 26 luglio e danno tutto. Vincere questa partita implica grande applicazione mentale. Abbiamo regalato la precedente partita, ma ora sono orgoglioso di loro. Non era facile contro una squadra attendista, che concede poco e sfrutta le ripartenze oltre ad alcune individualità“.
Prestazione da circoletto rosso, da sistemare però alcune situazioni che mettono in apprensione la difesa: “Dobbiamo assolutamente correggere il problema dei gol subiti sui calci piazzati, perché in marcatura spesso ci sfiliamo e subiamo l’imbucata avversaria. Abbiamo cambiato difesa, passando dalla zona alla marcatura ad uomo: queste sono disattenzioni che possono costare tanto. Non è semplice allenare questo fondamentale perché non puoi ricreare in allenamento tutte le dinamiche che poi si verificano in partita”.
In serie D bisogna limitare al massimo gli errori. La squadra rischia di non massimizzare quanto produce sul campo: “Non dimentichiamo che siamo fra le tre squadre più giovani del campionato e c’era il rischio di non condurre in porto la gara per un episodio. Sarebbe stato pesante per i ragazzi non ottenere il successo: lavorano sempre al massimo”.
Decisivi i cambi e l’energia degli attaccanti. La velocità di alcuni interpreti crea spazi da sfruttare in contropiede: “Chi è subentrato ha approcciato al meglio alla sfida e ha cambiato il corso della gara. Contro una squadra che si chiude e ti aspetta trovare spazi non è semplice. Siamo stati bravi su due ripartenze. Sono contento per Carrozzo, che da attaccante doveva sbloccarsi, così come Nunzi, che è appena arrivato e ancora nemmeno conosce alcuni compagni”.
Alcune scelte dello staff tecnico si sono rivelate decisive in considerazione delle caratteristiche del team campano: “Ho cambiato l’attacco per via delle caratteristiche dell’avversario. Il dinamismo di Mincica e Aquino lo ritenevo ideale per fronteggiare la stazza dei loro difensori. Dobbiamo sfruttare certe nostre caratteristiche, anche attingendo dalla panchina”.