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Campionato senza soste. Il Messina cerca conferme nel fortino del Francavilla

Dopo tre settimane di sosta forzata per i rinvii delle gare con Casertana e Taranto, non ci sono più soste per il Messina, atteso da ben otto gare ad ottobre (e non è stato ancora calendarizzato il recupero con i pugliesi). Il primo tour de force stagionale arriva dopo la maratona con la Turris, che ha regalato sei reti, bel gioco, emozioni e l’amarezza finale al pubblico del “Franco Scoglio”.

Scafetta
Scafetta ha mostrato grandi qualità (foto Paolo Furrer)

Appena 48 ore e due sedute di allenamento mattutine per i peloritani, partiti alla volta della Puglia. Se con la Turris nell’ultimo biennio erano arrivate quattro sconfitte in quattro gare, la Virtus Francavilla rappresenta un’altra “bestia nera” per l’Acr, sempre sconfitto nelle tre precedenti uscite nel centro della provincia di Brindisi. I biancazzurri peraltro sono da sempre una formazione “casalinga”.

Lo ha sottolineato indirettamente anche il tecnico Giacomo Modica, ricordando l’insidioso campo in sintetico della “Nuovarredo Arena”, più simile a L’Ambiente Stadium di Bisconte che ad un campo molto largo come il “Franco Scoglio” di San Filippo, dove la percezione delle dimensioni è molto differente, da un punto di vista ottico ma anche pratico. L’anno scorso la Virtus Francavilla ha mancato l’accesso ai playoff ma ha evitato i playout, chiudendo con quattro punti di margine sul Messina di Raciti.

Ortisi
Ortisi agisce nel nuovo ruolo di terzino sinistro (foto Paolo Furrer)

Eloquente l’andamento complessivo: ben 39 dei 45 punti complessivi sono arrivati in casa, appena sei quelli raccolti in trasferta. Se non è un record assoluto poco ci manca. Quest’anno però il Francavilla ha esordito con un ko interno contro il Picerno, ormai una realtà della Lega Pro più che una rivelazione, e ha poi ceduto l’intera posta in palio a Benevento. Nelle ultime due giornate la reazione, con il prestigioso 3-1 rifilato ad un Crotone in difficoltà e l’altrettanto prezioso pareggio colto a Foggia giovedì sera. Adesso la sfida al Messina.

Persa la stella Cosimo Patierno, che l’anno scorso firmò 19 reti e si è accasato all’Avellino, l’organico è stato ricostruito con i tre acquisti che sono andati a segno contro il Crotone: sono arrivati dal Catania Giuseppe Giovinco, dalla Viterbese Alessandro Polidori e dalla Gelbison Giuseppe Fornito, l’anno scorso decisivo in campionato al “Franco Scoglio”.

Cavallo
Cavallo gestisce un possesso (foto Paolo Furrer)

Modica deve ancora fare a meno degli acciaccati Giunta e Salvo oltre allo squalificato Franco. Sembra quindi inevitabile la conferma del trio di centrocampo composto da Scafetta, molto positivo con la Turris, Frisenna, incisivo a parte la rete iniziale, e Firenze, in realtà apparso ancora un po’ in ritardo dopo l’infortunio estivo. Il tecnico ha chiarito che ci sarà spazio anche per Buffa, di cui è un grande estimatore, ma sembra improbabile dall’inizio, al netto della possibile pretattica.

In difesa non è stato semplice l’innesto dalla panchina di Ferrara e Polito, per cui davanti a Fumagalli potrebbero essere confermati tutti, da Ortisi e Lia sulle fasce ai centrali Manetta, che ha rimediato cinque punti di sutura, e Pacciardi. In avanti possibilità di variazioni, con Plescia – che forse non ha ancora i novanta minuti – comunque favorito su Luciani. Emmausso, dopo la grande prova con la Turris sembra inamovibile.

Acr Messina
La mascotte del Messina (foto Paolo Furrer)

Possibile staffetta tra Cavallo e Zunno, che non ha brillato come all’esordio e potrebbe cambiare fascia. Sembra troppo presto invece per vedere Ragusa e Zammit, con il secondo che conosce poco i compagni ma dovrebbe almeno essere più brillante fisicamente. Al netto del possibile turn-over, che potrebbe dare qualche chance a Tropea, non impiegato giovedì.

Tutto dipenderà dalle gambe dei protagonisti, comunque messe a dura prova da una gara di corsa, intensa, arrivata peraltro dopo un lungo stop. Un ostacolo in più ma il coraggio e l’audacia mostrati nei primi 180′ confortano i tifosi. Che attendono ulteriori conferme dopo Cerignola e la convincente prima recita casalinga.

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