Totò Cocuzza dice addio al calcio giocato. A 36 anni l’attaccante palermitano appende gli scarpini al chiodo e mette fine ad una carriera ricca di gol ed emozioni. Messina la tappa più bella. Tutto ebbe inizio con la parentesi del 2010/2011 in un periodo travagliato dell’Acr, quindi due stagioni indimenticabili (24 centri complessivi), vissute da protagonista in coppia col “gemello” Giorgio Corona e culminate con la promozione in C conquistata nel 2013.
Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. La maglia giallorossa la ritrova nel 2015/2016, esordendo al “Franco Scoglio” in terza serie con una strepitosa doppietta al Cosenza. Nel 2017/18, in D, l’ultima volta in riva allo Stretto, la quarta, con altre cinque reti messe a segno sotto la gestione Modica. Oltre 100 presenze, l’onore di indossare la fascia di capitano, tanti gol, lampi di classe, assist, giocate vincenti. Gioie e difficoltà, affrontate sempre con lo spirito giusto. Doti che lo hanno reso tra i principali beniamini della tifoseria del Messina, unitamente allo stile, alla serietà e all’attaccamento che ha sempre dimostrato per questi colori, pure in mezzo alle varie vicissitudini.
Catanzaro (debuttando in B), Catania (nelle giovanili, quando i rossazzurri militavano in A), Nocerina, Angri, Sant’Antonio Abate, Igea Virtus, Marsala, Akragas, Vibonese, Nuorese, Noto, Sancataldese, Rotonda, Paternò, Pro Favara, Enna, Marineo e Alcamo le altre squadre nelle quali ha militato. Il cerchio adesso si è chiuso e Cocuzza affida ad un lungo post su Facebook il suo stato d’animo: “Alla fine questo momento arriva per tutti quelli che hanno praticato questo sport (lavoro). Sono stati 18 anni intensi, bellissimi. Ho conosciuto veramente migliaia di persone, tanti modi di pensare, sono diventato uomo, grazie alla dedizione, al lavoro, all’impegno, al gruppo. Ho sacrificato tutto per questo sport, costretto a bruciare le tappe da quando ero bambino, mi hai dato tanto e ti ho dato tutto, ma gli ultimi anni sono stati pieni di sofferenze (fisiche), cominciando a capire che qualcosa era cambiato”.
Nello spazio dedicato ai ringraziamenti il Messina ha decisamente un posto speciale: “Ringrazio tutte le società, i tifosi dove sono stato per il loro affetto (veramente tanti), mi avete regalato momenti indimenticabili. Ringrazio te Messina per quello che mi hai regalato, veramente inspiegabile, per questo ti nomino per rappresentare tutta la mia umile carriera”.
Una nuova vita lo attende, con al suo fianco la moglie e compagna di vita Eliana e la figlia. Con un pallone a cui continuare comunque a pensare: “Non so se giocherò ancora, sicuramente lo farò per divertimento come dopo lavoro perché la passione e l’amore non finirà mai. So che mi mancherai tanto, so che mi mancherà lo spogliatoio, i ritiri e tutte le gran cavolate che si fanno lì dentro, ma si è concluso un cerchio della mia vita, adesso ne inizia un altro e anche li metterò tutto l’impegno e l’amore del mondo come ho sempre fatto con te. Ti ho sempre guardato come in questa foto e continuerò a farlo anche nei tornei amatoriali. Grazie di tutto e grazie a tutte le persone che ho conosciuto. Un saluto da Totòcocuzza”.