Michele Emmausso, protagonista di un secondo tempo da applausi, è stato premiato dall’Ussi come il migliore in campo. Una gioia strozzata però dalla rimonta della Turris: “Non può che esserci amarezza, ci tenevamo a fare bene. Bisognava stare più attenti. Miglioreremo sotto questo aspetto. Cercheremo di non commettere più errori del genere. In un campionato importante con giocatori di livello se sbagli ti puniscono”.
Il primo gol è arrivato dopo 45 secondi: “Il nostro modo di giocare, che vuole il mister, ci porta a pressare a tutto campo. Lo abbiamo studiato in questi mesi con lui. Ho recuperato palla e abbiamo segnato subito, facendo gioire le tante persone presenti allo stadio. Ho scelto di venire a Messina perché so che piazza è, che allenatore mi ha chiamato. Sono convinto che risponderemo sempre alla grande. Abbiamo bisogno del pubblico e della gente per fare grandi cose”.
Dopo il gol del momentaneo 3-1 è arrivato subito l’abbraccio con il mister: “Ho avuto Modica a Vibo, posso dire che ha cambiato il mio modo di pensare di giocare a calcio e mi ha fatto capire che bisogna fare una vita da professionista. È un grande uomo, che posso soltanto ringraziare. Non a caso ho accettato subito, la fiducia è reciproca. Ho sfruttato gli spazi nella ripresa ma i miei compagni hanno esaltato le mie qualità. Mi metterò sempre a disposizione”.
I rinvii delle sfide con Casertana e Taranto alla fine hanno pesato per una squadra che tornava in campo dopo venti giorni: “Era la seconda partita dopo due settimane di sosta forzata. Il ritmo partita lo acquisiremo. Ha inciso un po’ di inesperienza nel finale, piano piano matureremo. Tra due giorni si gioca per fortuna. Ortisi sulla mia corsia? Ho fiducia in lui, lavoriamo tantissimo in settimana e veniamo da un ritiro tosto come non mai”.
Il finale è stato surreale, con la Curva Sud in silenzio dopo il malore di un tifoso e la squadra rimasta di colpo sola, nel momento più importante della sfida: “Firenze chiedeva al pubblico di fare casino, non sapevamo nulla di quanto era accaduto. Mi dispiace per chi è stato male, spero che adesso stia bene. Magari presto andremo a salutarlo per incoraggiarlo”.