Siamo ancora alle prime battute della stagione, ma il Milazzo è chiamato già a fornire le prime risposte per allontanare le critiche. La sconfitta di Modica non ha allontanato quella strana aria di scetticismo che da qualche tempo c’è attorno ai mamertini, nonostante l’ottima prova che i ragazzi di Antonio Venuto hanno offerto al “Vincenzo Barone” contro una delle principali candidate alla vittoria finale. Il match di domenica al “Marco Salmeri” contro la Messana sembra l’appuntamento ideale per ottenere i primi tre punti in campionato, anche se proprio i messinesi hanno eliminato i rossoblù dalla Coppa Italia appena dieci giorni fa: 0-0 a “L’Ambiente Stadium” e 1-1 a Milazzo.
Inoltre la squadra di Patti ha ben figurato nella gara d’esordio contro l’Enna, altra big del torneo, perdendo 1-0 su calcio di rigore. Fabio Presti dunque non snobba gli avversari di domenica, ma è altrettanto consapevole che il Milazzo ha tutte le carte in regola per ottenere il successo: “In noi c’è tanta voglia di rivalsa, l’eliminazione dalla Coppa Italia è stato un passaggio infelice di questo inizio di campionato, ma fortunatamente il calcio ti dà delle seconde occasioni e noi vogliamo sfruttarla vincendo domenica. La Messana che abbiamo affrontato noi non più tardi di due settimane fa è un’ottima squadra, è una neopromossa ma ha giocatori di categoria, che possono metterci in difficoltà come già è successo inoltre, è inutile nasconderlo. Siamo noi ad avere più pressione dato che dobbiamo ottenere i tre punti”.
Per Presti la prestazione di Modica è però un punto da cui si deve ripartire: “Abbiamo giocato un’ottima gara sotto il punto di vista dell’agonismo e del temperamento, giocavamo in casa di una grande squadra e abbiamo ben figurato. Sicuramente alla fine abbiamo pagato qualche ingenuità che una squadra esperta come il Modica non ti perdona. Credo che però abbiamo dimostrato di essere una squadra viva, tosta e con caratteristiche già abbastanza definite. Abbiamo tracciato una linea ben precisa e dobbiamo seguirla, se affrontiamo ogni partita con la stessa grinta possiamo fare strada, fermo restando che dobbiamo essere più precisi e concreti sia nell’ultimo passaggio che poi in fase di realizzazione”.
Sul clima di scetticismo che si respira attorno al Milazzo, l’ex igeano crede che soltanto i risultati possano far diradare i dubbi: “È inutile dire che le pressioni per noi rappresentano uno stimolo a fare sempre meglio. Chiunque di noi, sia tra i nuovi che tra i reduci della scorsa stagione, sa che Milazzo non è una piazza come le altre. Qui si vive per la squadra e ci sono dei tifosi che ci tengono e questo porta con se delle responsabilità, questa è una realtà ambiziosa che vuole tornare ai vecchi fasti. In questa fase c’è un po’ diffidenza verso di noi, qualche critica di troppo ma gli unici artefici del nostro destino siamo proprio noi. Soltanto con prestazioni importanti e risultati positivi possiamo trasformare i mugugni in complimenti e portare i tifosi completamente dalla nostra parte”.
