Il rinnovatissimo Messina punta sui centimetri e la fisicità del suo nuovo attaccante Vincenzo Plescia, che ha firmato un contratto annuale dopo l’acquisto a titolo definitivo da parte del club, che lo ha prelevato dall’Avellino, che lo aveva girato al Piacenza: “Ho provato ad aiutarli in quei pochi mesi. Voglio riscattarmi, in una società e in una città gloriosa dopo due anni un po’ bui a livello personale”.
La punta è già a suo agio al centro dell’attacco peloritano. “Mi sento molto coinvolto nel gioco del mister, che rispecchia le mie caratteristiche. Mi hanno sempre parlato bene di lui e mi dicevano che avrebbe fatto al caso mio. Non conta soltanto lo spessore dell’attaccante, bisogna correre e aiutare la squadra”.
Plescia torna nella sua Sicilia dopo cinque reti nella “Primavera” del Palermo e un’esperienza semestrale a Siracusa: “Avere la famiglia e la ragazza accanto sicuramente aiuta ma sono stato sempre lontano e la distanza non è mai stata una debolezza. Spero di fare bene anche se tra il dialetto e il calore mi sento già a casa”.
Le due esperienze più felici con la Vibonese (11 gol nel 2020/21) e il Roccella, con cui segnò a Messina: “Il gol mi è tornato in mente perché sono passato dallo stadio. Quel giorno ho segnato sotto la Curva Nord, adesso spero di farlo sotto la Sud per festeggiare con i tifosi. Le reti al Catania? Sono la mia preda preferita ma anche se sono un palermitano e gioco a Messina per loro resta assoluto rispetto. Spero di segnare a prescindere dall’avversario”.
Il nome di Plescia è stato affiancato al Messina già ad inizio mese ma i contatti con il direttore sportivo Domenico Roma in realtà sono recenti: “La trattativa non è stata lunga: il Messina mi ha contattato negli ultimi dieci giorni, forse prima ne aveva parlato soltanto con l’Avellino. Una volta trovato l’accordo con il procuratore sono sceso in città”.