Per il Lecco è finalmente serie B, la Reggina dice addio ai campionati professionistici. Si è chiuso così il lunghissimo iter amministrativo che ha comportato il classico pastrocchio all’italiana con X e Y all’atto dei calendari.
In merito alla posizione del club lombardo, neopromosso in cadetteria avendo vinto i playoff di C, la quinta sezione del Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta del Perugia confermando la decisione del Tar del Lazio. La società del presidente Di Nunno (in ballo c’era la questione stadio nella presentazione della domanda) può esultare per queste ragioni: “Secondo l’ordinamento giuridico statale, un termine perentorio non è un termine inderogabile in senso assoluto, essendo ammessa la rimessione in termini e/o la proroga del termine che dir si voglia, a fronte di situazioni eccezionali che rendono oggettivamente impossibile l’osservanza del termine. Che vi fosse l’inesigibilità di altro comportamento da parte del Lecco Calcio è affermazione su cui si fonda la decisione del primo Giudice e che è ampiamente condivisa dal Collegio”.
L’altra sentenza riguardava la Reggina: nel pomeriggio è diventata ufficiale la notizia della bocciatura del ricorso dei calabresi, a causa delle note inadempienze economiche. Niente B, la breve storia della Reggina 1914 srl, fondata nel 2015, termina qui e gli amaranto dovranno ripartire dai Dilettanti con una nuova società. Fanno dunque festa il Brescia che viene riammesso in B (le rondinelle hanno perso i playout contro il Cosenza) e la Casertana, che essendo la prima della lista ottiene il ripescaggio in C, dove giocherà nel girone C. I rossoblù saranno gli avversari del Messina già alla seconda giornata. Il match del 10 settembre al “Franco Scoglio” si disputerà però regolarmente o verrà rinviato a data da destinarsi? Intanto si è aggregato al gruppo il centrocampista Filippo Damian. L’ex giallorosso approda alla Casertana dopo aver indossato la maglia del Trento, collezionando 33 presenze e 3 gol. Giudicato inammissibile, infine, il ricorso del Foggia che sperava nell’ammissione in B ai danni del Lecco o, in subordine, l’allargamento della cadetteria a 22 squadre.