Cori, bandiere e fumogeni. L’abbraccio della tifoseria in occasione del primo allenamento in città del Messina ha regalato una cartolina fantastica. A L’Ambiente Stadium di Bisconte, al rientro dopo il ritiro in Sila, Ragusa e compagni hanno vissuto un pomeriggio memorabile, grazie alla decisione della società di far svolgere la seduta a porte aperte.
Il tecnico giallorosso Giacomo Modica, che questa piazza l’ha già conosciuta sia da calciatore che da allenatore, è apparso felicissimo: “So quanto i nostri tifosi siano generosi. Vederli è stato bello ed emozionante, speriamo di dare loro le soddisfazioni che meritano. Me la ricordavo così, con una passione straordinaria, Messina è questa”.
Qualcosa sembra cambiare. Il riavvicinamento della tifoseria dopo mesi difficili può essere un segnale di fondamentale importanza nella marcia di avvicinamento all’inizio di campionato: “Magari stanno interpretando che le persone che sono arrivate provano amore e passione verso Messina. Da parte nostra c’è una gratitudine enorme e infinita, ma siamo chiamati a dare risposte importanti attraverso quello che è il nostro lavoro. Dire adesso cosa possiamo fare non ha senso. Sappiamo che questa è una maglia gloriosa che va onorata, rispettata e sudata”.
Franco è già in gruppo, atteso in città il terzino sinistro Brogni, in arrivo in prestito dall’Atalanta, manca probabilmente l’ultimo tassello, quell’attaccante in grado di raggiungere la doppia cifra. Il dribbling di Modica con il sorriso sulle labbra: “Per le situazioni di mercato c’è un direttore e sa chi ci serve. Diamo a lui il compito, altrimenti si perde il gusto, anche perché ognuno deve recitare un ruolo e lui è lì proprio per questo”.
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