Sono settimane determinanti per la costruzione dei nuovi organici, con un mercato in piena evoluzione e una stagione sportiva ormai alle porte. Il tecnico del Castanea Basket Dani Baldaro ne ha parlato ai microfoni di Reggioacanestro: “Tutte le componenti della società sono concentrate a completare il roster, individuando le pedine giuste. Non è un periodo semplice, vanno concluse le trattative e completato l’organico ma questo succede in ogni squadra”.
Il salto di livello impone nuovi equilibri, sempre perseguendo le linee societarie del passato, basate sulla valorizzazione dei giovani: “Dobbiamo adattarci ad un nuovo campionato, certamente più competitivo dell’ultimo, reperendo i giovani giusti per la nostra squadra. Da sempre lo staff si è mosso bene sul punto e quest’anno speriamo di replicare quanto fatto lo scorso anno. Faremo delle scommesse, è giusto così per le squadre che non hanno i budget delle prime: noi speriamo di vincerle”.
L’aumento dei costi di gestione e la qualità delle avversarie preannunciano una stagione ancora più elitaria: “Si va verso un livello agonistico ancora più alto rispetto lo scorso anno, in quanto aumentano gli investimenti da dover sostenere e diminuiscono le squadre partecipanti. Si è registrato anche qualche forfait come quello del Green Palermo e questo fa riflettere”.
La società peloritana attende sviluppi in chiave impianto. Ad oggi questa è la maggiore preoccupazione che frena la programmazione: “A Messina in questo momento c’è grande attivismo con tre società nello stesso campionato ma ad un mese dall’inizio della preparazione due non sanno ancora dove giocheranno, come sta succedendo a noi e al Basket School. Gli impianti in città non mancano ma purtroppo non rispettano tutti i requisiti richiesti dalla Federazione e ancora non otteniamo risposte da chi di competenza. Si tratta di un aspetto fondamentale”.
Il roster si sta definendo. I gialloviola punteranno su qualità ben precise che già in passato l’hanno portata alla ribalta e condotta in B Interregionale. “Quest’anno la squadra dovrà essere agguerrita e combattiva e non avere paura di nessuno. Non abbiamo il budget delle prime cinque forze ma proveremo a disputare un torneo onorevole poggiandoci sui giusti under e over di buon livello. Vogliamo prenderci le nostre soddisfazioni. Torneranno derby di grande fascino come Orlandina-Barcellona e Viola-Messina, già vissuti in altre epoche storiche. Per una piccola realtà come il Castanea questa sarà una vetrina incredibile e già il calendario sin dall’esordio ci metterà di fronte a Piazza Armerina, tra le maggiori pretendenti al salto in B Nazionale. Il torneo sarà certamente affascinante”.
La formula imporrà diverse trasferte e il confronto con realtà di livello dell’Italia meridionale: “La seconda fase, specialmente per chi punta a vincere, sarà dispendiosa. È previsto l’incrocio con il girone campano-pugliese che proporrà un analogo livello di competitività. Viaggeremo tanto, in misura maggiore rispetto lo scorso anno”.
La pallacanestro siciliana ha necessità di individuare nuove figure spinte dalla passione per la disciplina. “L’importante è reperire dirigenti e tecnici appassionati di questo sport. Si fa fatica ma vedo qualche giovane in rampa di lancio come il mio ex giocatore Biondo, ora coach del Barcellona Basket. Da giocatore quattro anni fa proprio lui in un finale di gara ad Agrigento entrò, catturò un rimbalzo offensivo e segnò il canestro che valse la salvezza. Occorre una scossa per dare nuova linfa al movimento, perché si fa fatica a reperire un numero adeguato di figure”.