Attorno al Milazzo c’è un entusiasmo vibrante, di quelli che si può toccare tranquillamente a mani nude. I tifosi hanno capito che non ci sarà nessun’altro anno zero, ma che grazie all’innesto di nuovi soci la società ha potuto compiere quel passo in avanti necessario dopo il ripescaggio e la salvezza ottenuti nella passata stagione. È stata una rivoluzione silenziosa quella che si è operata in casa mamertina. Chi prima aderiva soltanto con sponsorizzazioni è entrato a far parte dell’asset dirigenziale. Nei ruoli operativi c’è stato un rimescolamento dei ruoli, anche se i volti sono sempre gli stessi.
Anche a livello tecnico la parola d’ordine è stata continuità: confermati il direttore sportivo Santo Matinella e il tecnico Antonio Venuto, autentico totem mamertino. E con loro buona parte della rosa che si è guadagnata una sofferta ma meritata salvezza nel secondo scorcio della stagione scorsa. Dal mercato sono arrivati innesti di valore come Bucolo, Trimboli e Moussa, soltanto per citare gli ultimi tesserati, impossibile dunque nascondersi e il direttore generale Stefano Assormante non lo fa e svela le ambizioni per la prossima stagione.
“Sicuramente il nostro obiettivo è quello di fare uno step in avanti rispetto alla passata stagione. Ora c’è una società con basi più solide, possiamo operare in un certo modo e non nascondiamo di avere determinate ambizioni. Chi prima partecipava alle sorti societarie come sponsor adesso lo farà attivamente. A livello dirigenziale non ci sono stati grossi stravolgimenti, l’ex vice-presidente adesso è il massimo dirigente e l’unico volto nuovo è il direttore Taranto. Volevamo riportare il calcio milazzese in una dimensione più vicina alla propria storia e alle proprie tradizioni, piano piano e passo dopo passo ci riusciremo”.
Per Assormante, dunque, bisogna ragionare step by step: “Lo scorso anno siamo stati ripescati in Eccellenza venti giorni prima dell’inizio del campionato, abbiamo dovuto costruire una squadra partendo dalle fondamenta ma nel frattempo la domenica scendevamo in campo e in palio c’erano i tre punti. La squadra nel girone di ritorno ha trovato la quadratura, abbiamo raggiunto una salvezza meritata e da lì siamo ripartiti. Purtroppo alcuni elementi di valore come Khari e Jantus hanno manifestato la volontà di compiere scelte di vita diverse, andando in altre parti d’Italia, ma stiamo allestendo una squadra che sicuramente non potrà ambire alla vittoria del campionato ma ad un piazzamento playoff certamente si”.
Assormante evidenzia che attorno al nuovo progetto si è creato un grande entusiasmo: “I tifosi non ci hanno mai abbandonato, lo scorso anno sono stati sempre al nostro fianco nonostante fosse un’annata di transizione in cui l’obiettivo da raggiungere era la salvezza. Milazzo è una piazza particolare, ci sono tifosi passionali ma al tempo stesso ambiziosi perché consapevoli della storia che il calcio ha avuto per la città. Questo ci riempie di orgoglio ma anche di responsabilità per l’immediato futuro”.