A poche ore dal termine ultimo per l’iscrizione al campionato, Gino Sciotto, fratello di Pietro, presidente del Messina, ha parlato ai microfoni di MessinaOggi, senza dare certezze definitive sull’esito delle valutazioni avviate dalla sua famiglia: “Il termine scade oggi come ben sapete, vedremo. Non mi faccia aggiungere altro… Da quando ci siamo imbarcati in questa avventura nessuno si è fatto avanti per sostenere il progetto”.
L’ex sindaco di Gualtieri Sicaminò, già presidente del Fapi, il fondo delle piccole e medie imprese agricole, rivendica gli investimenti effettuati e sottolinea come le ultime settimane siano state caratterizzate da continue ingerenze esterne: “Ci hanno chiesto ripetutamente di andare via, insultati in malo modo, sottoposti a pressioni inaudite per regalare la società. Non l’abbiamo fatto, anzi abbiamo sostenuto investimenti per salvare la categoria”.
Come il fratello, Gino torna sulla mancanza di garanzie bancarie richieste ai potenziali acquirenti: “La società è in vendita, ma non si è presentato nessun imprenditore che abbia manifestato reali intenzioni di rilevarla. Soltanto chiacchiere, conferenze stampa e tentativi di pressioni nei nostri confronti. Ma di concreto nulla, compreso Mannino. Se avesse avuto i soldi li avrebbe spesi. E uno che non ha fatto una proposta concreta che futuro potrà dare al calcio?”.