Il Città di Sant’Agata versione 2023/2024 sta muovendo i primi passi. Il direttore sportivo Ettore Meli annuncerà nelle prossime ore il nome del tecnico che raccoglierà la pesante eredità di Leonardo Vanzetto. Il direttore generale Gianluca Amata lavora invece per promuovere il brand del club. Responsabilità non da poco, considerato che è chiamato a rimpinguare il budget utile per allestire la rosa.
Nell’ultimo biennio Cicirello e compagni si sono affermati come l’autentica rivelazione del massimo campionato dilettantistico aiuta il dirigente santagatese. Il Sant’Agata ha entusiasmato gli appassionati e gli addetti ai lavori grazie ad un gioco aggressivo e piacevole, ma soprattutto si è affermata come una piazza ambita grazie ad una società che mette nelle migliori condizioni di esprimersi tutti i propri tesserati.
Il lavoro di Amata è fondamentale per allestire la rosa della prossima stagione: “Nella nostra impostazione societaria non c’è un uomo solo al comando. Siamo una repubblica, in cui ci sono soci e sponsor che coprono il budget. La Tocal Supermercati sarà il main sponsor anche per l’anno prossimo: siamo soddisfatti e speriamo di aumentare il numero di aziende che ci danno supporto. Da questo punto di vista il nostro è un brand apprezzato”.
I risultati e la serietà mostrati sia in campo che fuori consentono ad Amata di vendere meglio il marchio: “La nostra piccola realtà è in forte crescita. Nessuno di noi si è montato la testa, sappiamo che il massimo a cui dovremo ambire anche il prossimo anno sarà una salvezza da ottenere il prima possibile. Se saremo costretti a rimpiazzare molti elementi della rosa è perché, paradossalmente, si è fatto bene durante la stagione. Per noi diventa poi difficile anche solo pareggiare certe offerte provenienti da altri club verso i giocatori che sono stati qui da noi nell’ultima annata. Chi vorrà dare il proprio sostegno al Città di Sant’Agata troverà una società sana, che non è abituata a fare il salto più lungo della gamba”.
Amata rimarca la grande organizzazione societaria: “Cerchiamo di mettere i nostri tesserati nelle condizioni di pensare soltanto a svolgere il loro lavoro, ospitandoli in appartamenti confortevoli, facendoli vivere serenamente anche fuori dal campo e garantendo un’attrezzatura adeguata. Non è scontato in questa categoria. Siamo una società consapevole della propria dimensione: per un ragazzo che vuole crescere ed emergere Sant’Agata è un punto di partenza. Qui si sta bene ed è un motivo di vanto e orgoglio sapere che ci viene riconosciuto”.