Dalla Croazia alla Sicilia in pochissimi giorni, grazie alla trattativa lampo ed al transfert ottenuto in poche ore, con il campionato già iniziato e la voglia di giocare a pallacanestro, lo sport che tanto ama. Si dice che stava pensando di smettere quando è arrivata la chiamata da Messina e lui, Mihael Linde non si è fatto sfuggire l’occasione. Da Zagabria a Messina il salto è breve e lui arriva in una umida serata di ottobre a Fontanarossa. Da subito si mette a disposizione dello staff tecnico scendendo in campo per allenarsi.
La prima impressione è positiva e la conferma è arrivata nel corso della stagione. Generoso, gioviale ed entusiasta, Linde inizia la sua stagione in maglia giallorossa. Un campionato non facile che alla fine ha visto premiati gli sforzi di tutti. Mihael lo abbiamo sentito dopo il suo ritorno in Croazia per ripercorrere i giorni vissuti in riva allo Stretto. Come giudichi la tua stagione a Messina? “Questa è una domanda davvero difficile… Non mi è mai piaciuto giudicarmi, ma per la prima stagione fuori e i primi minuti seri in campo penso di aver fatto abbastanza bene”.
Questa è stata la tua prima esperienza lontano dalla Croazia, quali differenze hai trovato con il nostro basket? “In realtà non ho trovato moltissime differenze, secondo me è praticamente lo stesso. C’è una forte componente agonistica, ma anche dal punto di vista tecnico ho visto tanti ragazzi interessanti con buone qualità e squadre che hanno messo in mostra una buona pallacanestro”.
Coach Sidoti ti ha dato grande fiducia e tu lo hai ripagato con ottime prestazioni, ad un certo punto hai subito una flessione. Cos’è successo? “Davvero non lo so, penso che in un momento ho perso la sensibilità per il gioco… è solo che nessuno è perfetto. Una volta giochiamo bene una volta che non lo facciamo, il basket è come la vita è pieno di alti e bassi quindi ero solo in un grande down e non potevo rialzarmi se capisci cosa intendo”.
Ti aspettavi di poter ottenere la promozione in serie B? “All’inizio quando abbiamo iniziato ero scettico, ma quando sono arrivati coach Sidoti, Tartamella e Obitsoe ero sicuro che fosse un nuovo inizio e che forse avremmo avuto maggiori possibilità di promozione”.
Ci dai un giudizio sulla Basket School Messina come club, tifosi e compagni di squadra? “La Basket School è un club con un team di persone appassionate a cui sono davvero grato per tutta questa stagione. I tifosi sono fantastici. In Croazia, se non è il primo campionato, raramente si vedono così tante persone che tifano per una partita. I compagni di squadra sono stati qualcosa di speciale, abbiamo avuto così tanti alti e bassi, e sono contento di come abbiamo concluso la stagione con la promozione”.
Sei stato amato dai tifosi, cosa vuoi dire loro? “Prima di tutto devo ringraziarli per aver tifato per noi in tutti questi mesi, grazie perché ci hanno dato grande energia con la loro passione. Auguro loro di tifare la prossima stagione ancora di più e più forte di prima”. Chi vuoi ringraziare in particolare? “Un’altra domanda difficile, che mi mette in imbarazzo perché dovrei ringraziare tantissime persone e non voglio dimenticare nessuno. Con me sono stati tutti eccezionali e quindi voglio ringraziare allo stesso modo quelle persone che mi sono state accanto in questa splendida avventura messinese”.
Qual è il ricordo più bello che hai portato con te da questa esperienza siciliana? “Sicuramente conquistare la promozione in Serie B, per ora è il traguardo più grande della mia carriera e penso che sarà il più memorabile”. Anche per tutta la Basket School Messina è stata una stagione memorabile ed è stato fantastico avere in squadra un ragazzo splendido, che ha saputo soffrire in silenzio, ma sempre con il sorriso stampato sul viso ad esorcizzare i momenti bui e renderli meno pesanti. Grazie di cuore Mihael Linde per il cuore che hai messo in tutto: a soli vent’anni sei già un veterano.