Sono giorni di riflessione in casa Città di Sant’Agata, dopo l’annunciato addio di Leonardo Vanzetto. Il direttore sportivo Ettore Meli è alla ricerca del profilo ideale per la prossima stagione, anche se in questo momento è non c’è un vero e proprio favorito. L’eredità di Vanzetto è pesante ma ciò non sembra spaventare, anche perché è facile tracciare l’identikit nel nuovo allenatore. Appare scontato che la società voglia riprendere le linee guida della scorsa stagione, ripartendo da un tecnico giovane, che abbia voglia di mettersi in mostra o fame di riscatto, che punti al raggiungimento del risultato attraverso le idee di gioco e che sia anche alla portata delle casse biancoazzurre.
In questi giorni non sono certamente mancati i pretendenti e ciò testimonia come sia l’intero progetto Sant’Agata ad attrarre e stuzzicare i pensieri di chi ha voglia di rimettersi in gioco. La realtà nebroidea in questi anni ha compiuto passi da gigante, puntando su una strutturazione societaria sempre più profonda, in cui staff tecnico e calciatori devono pensare soltanto al loro lavoro. Il tutto incastonato in una piazza tanto appassionata quanto tranquilla, a conferma che i risultati ottenuti non sono stati frutto del caso, ma di un lavoro che mette al centro la programmazione e la sostenibilità economica.
Nessuno tra i dirigenti si è montato la testa, l’obiettivo per la prossima stagione rimane la salvezza da perseguire nel minor tempo possibile. Ma andiamo ai nomi, considerato che non sono mancati i profili attenzionati dalla società, come l’ex Acr Messina Sasà Marra, attratto dall’idea di ritornare in quella Sicilia che tanto bene gli ha portato da giocatore con la maglia biancoscudata. Sant’Agata sarebbe una piazza gradita per Giuseppe Pagana, tecnico con grande voglia di riscatto dopo le esperienze non esaltanti ad Acireale e Paternò, ma che in biancoazzurro punta a riproporre quanto di buono fatto a Troina.
Un’altra candidatura potrebbe essere quella di Giovanni Ignoffo, che nell’ultima stagione da subentrato ha portato l’Acireale alla salvezza. Un nome che potrebbe affascinare è quello di Giovanni Costantino, tecnico giovane (classe 1984) che nell’ultima stagione ha allenato il Casarano ma che vanta esperienze all’estero nello staff della Nazionale ungherese e nell’Mtk Budapest, un curriculum di tutto rispetto per un ragazzo che potrebbe trovare la propria consacrazione a due passi dalla sua Messina. Non mancano quindi le candidature eccellenti, ma al momento non c’è nessun candidato forte.
Non è escluso che Meli possa tirare ancora una volta il coniglio dal cilindro, considerato che queste piste non sono semplici. Soltanto dopo avere sciolto il nodo allenatore, ci si siederà attorno ad un tavolo per stabilire come impostare la squadra, anche perché appare evidente come sia davvero complicato puntare alla conferma degli elementi di spicco dell’ultima stagione. Vitale ad esempio avrebbe ricevuto un’importante offerta dal Campobasso. Tecnicamente ci potrebbe essere una rosa quasi da ricostruire. La società appare convinta da ripartire dai tre veterani, vale a dire Cicirello, Calafiore e Squillace, che ha già dichiarato di mettere la permanenza a Sant’Agata in cima alla lista dei desideri, ma i matrimoni si fanno in due.