Il consigliere comunale Dario Carbone, il presidente della II Municipalità Davide Siracusano e il Vice Presidente della VI Municipalità Giovanni Donato hanno richiesto al Sindaco di Messina di convocare urgentemente i Parlamentari regionali e nazionali messinesi e tutti i vertici delle associazioni di categoria imprenditoriali industriali e produttive.
“Riteniamo che soltanto tramite un coinvolgimento così ampio potrà crearsi una rete fitta di contatti che consenta ad eventuali interessati di acquistare la società e salvare l’Acr Messina” hanno dichiarato Carbone, Donato e Siracusano. “Tutti devono fare la propria parte in questa battaglia vitale: la politica, a Messina troppo spesso disinteressata alle sorti di quel fondamentale fenomeno sociale che è il calcio e miope di fronte agli oggettivi benefici anche di natura economica da esso derivanti; l’imprenditoria e il tessuto produttivo locale, che troppo spesso si è trincerato e nascosta dietro un dito non prendendo posizione e non investendo, considerando il calcio a Messina più un problema che è una risorsa” continuano i consiglieri.
“Adesso è il momento di agire. Adesso è il momento di gettare il cuore oltre l’ostacolo e trovare soluzioni concrete ed immediate evitando che il tempo che stringe ci faccia per l’ennesima volta diventare preda di personaggi loschi e poco raccomandabili che non hanno intenzione di rispettare Messina e i messinesi” aggiungono Carbone, Donato e Siracusano.
“Caro Sindaco Basile, caro Presidente Sciotto, al centro di questo tavolo dovete esserci voi pronti ad assumervi le responsabilità derivanti l’uno dall’essere stato scelto dai nostri concittadini per guidare la città nel bello e nel cattivo tempo, l’altro per evitare di essere ricordato come il presidente che ha fatto definitivamente scomparire la città di Messina dal panorama dello sport professionistico. Noi da semplici tifosi più che da Istituzioni siamo al vostro fianco e siamo al fianco dei cittadini messinesi che non vogliono nuovamente vedere infrangersi un sogno” concludono.