Si è svolto già venerdì pomeriggio, lontano dai riflettori, il primo incontro tra il presidente del Messina Pietro Sciotto e il sindaco Federico Basile. A chiarirlo, ai nostri microfoni, è proprio il primo cittadino, che ribadisce le intenzioni dell’attuale proprietà ma non si sbilancia sul futuro: “Il massimo dirigente mi ha ribadito la sua ferma volontà di cedere il club. Poi ovviamente non so cosa accadrà domani”.
Un riferimento ai passati cambi di scenario, con Sciotto che già a più riprese ha messo in vendita la società, salvo poi impegnarsi nuovamente di fronte alla mancanza di investitori e potenziali successori. Un nuovo faccia a faccia tra le parti verrà presto calendarizzato: “In settimana spero di rivederlo per approfondire alcuni aspetti, in primis la presenza di potenziali acquirenti. Non sono un intermediario e in tal senso il mio ruolo è relativo. Rispetto al passato non c’è un soggetto deputato in maniera specifica alla raccolta delle offerte dei soggetti interessati ma c’è soltanto un consulente di fiducia della proprietà”.
La nostra Redazione ha verificato infatti che non sarà più coinvolto lo studio Bonetti-Delia, che fino allo scorso febbraio ricoprì l’incarico di advisor per conto del club. La società non ha infatti rinnovato il mandato per l’eventuale vendita al legale messinese, che nell’ultimo anno ha ricevuto tantissime dichiarazioni d’intenti, Pec e manifestazioni d’interesse ma mai un’offerta realmente credibile, in grado di far vacillare davvero l’attuale proprietà.
L’aspetto chiave è legato alla definizione di una “buonuscita” per una proprietà, che al di là degli errori e dei contrasti con il tifo organizzato, ha comunque investito somme rilevanti nei suoi sei anni di gestione. “Gli acquirenti magari ci sono – aggiunge Basile – ma va ovviamente fissato un prezzo congruo, che dovrà trovare il favore della proprietà. Sta a Sciotto ritenere o meno bastevoli le offerte pervenute”. Va anche detto che l’attuale proprietà ha sempre rinnovato il suo impegno, anche a ridosso delle scadenze fiscali, pur di non pregiudicare i risultati ottenuti dal campo, come la promozione in Lega Pro, poi difesa – con fatica – nell’ultimo biennio.
C’è poco meno di un mese di tempo e dopo l’esperimento della passata estate, con il varo del crowdfunding, il primo cittadino è perplesso sulla fattibilità di simili operazioni: “Non credo che vi sia il tempo utile per avviare simili progetti, per quanto lodevoli ed espressione del legame del territorio con il club. Ci sono scadenze imminenti, già a metà giugno, e quindi pendenze da sanare in tempi rapidi. Di certo cercheremo di non perdere il titolo, trovando un imprenditore importante, in grado di garantire un altro futuro al Messina”.