Tempo di bilanci. Amara Konate ha messo insieme 32 presenze tra regular season e playout, interpretando più ruoli e mettendo a segno una rete alla prima giornata contro il Crotone. Il centrocampista guineano, intervistato ai nostri microfoni nella visita all’Istituto Comprensivo “Battisti-Foscolo”, si è detto entusiasta dell’affetto trasmesso dai più piccoli (“Mi sono trovato sempre bene con i bambini, mi piace stare con loro”).
L’ex Rieti non ha fatto troppi giri di parole per descrivere il peso specifico del risultato raggiunto in extremis dal Messina: “Questa salvezza è per noi come se avessimo vinto un campionato. Non è stato facile, abbiamo avuto tanti problemi, ma la nostra forza è stata il gruppo e lo staff. L’obiettivo è stato sempre la salvezza e con tutti i sacrifici fatti l’abbiamo meritata”.
Il gol decisivo firmato da Ragusa contro la Gelbison ha regalato a tutti emozioni forti. In pochi minuti si è passati dalla paura di non farcela all’esplosione per l’esultanza più sfrenata: “Da quando sono stato sostituito mi sono messo in panchina a pregare. Al momento del gol sono entrato di corsa in campo insieme a tutti i compagni, l’emozione era grande. E poi ho visto la Curva piena, è stata una cosa incredibile”.
Un traguardo che ha premiato la grande rincorsa effettuata dai giallorossi nel girone di ritorno, cancellando anche la delusione per lo 0-0 di Taranto che aveva negato la possibilità di salvarsi direttamente senza ricorrere ai playout: “Questa salvezza la porterò sempre nel mio cuore, non si potrà mai dimenticare per tutto quello che abbiamo passato. Abbiamo creato questo gruppo diventando tutti amici e questo rapporto rimarrà per sempre”.
Sul suo futuro, dopo i due anni trascorsi a Messina, l’ex del Perugia non si sbilancia: “Non lo so, è presto per dirlo. Avevo due anni di contratto che adesso è scaduto. Vediamo alla fine cosa succederà”.