Il Licata si impone per 2-1 a San Luca, grazie alle reti di Minacori e Frisenna e ottiene così la qualificazione ai playoff di Serie D. Il match valido per la 34^ e ultima giornata, sospeso domenica sul risultato di 1-1 per un infortunio all’arbitro Stefano Raineri della sezione di Como, è stato recuperato nel pomeriggio.
Il successo gialloblù sa di grossa beffa per il Città di Sant’Agata che vede sfumare il sogno di centrare per il secondo anno consecutivo i playoff. I biancazzurri chiudono il campionato a quota 52 punti, in quinta posizione, in condominio con Sancataldese e Licata, con quest’ultima che approda alla post season in virtù della migliore posizione nella classifica avulsa.
“Non c’è assolutamente rammarico per ciò che poteva essere e non è stato, perché parliamo di una squadra che aveva come obiettivo principale quello di centrare la permanenza. Traguardo raggiunto con larghissimo anticipo e a suon di prestazioni entusiasmanti e non è un caso che tanti addetti ai lavori abbiano indicato il Sant’Agata come una delle squadre che esprimeva un bel calcio. Senza spese folli ma con un occhio sempre al budget e soprattutto tante idee. Il ds Meli ha allestito una compagine che ha fatto divertire i propri sostenitori, ma che soprattutto sotto la guida di chi già conosceva l’ambiente come capitan Cicirello, Calafiore e Squillace ha sudato e onorato la maglia partita per partita” commenta il Città di Sant’Agata sulla propria pagina Facebook ufficiale.
“Un discorso a parte – prosegue il comunicato – lo merita lo staff tecnico capitanato da mister Vanzetto, fatto di grandi uomini e professionisti esemplari, che pur non avendo nomi altisonanti nel roster, grazie ad un lavoro maniacale, spirito di sacrifico e competenza già a gennaio aveva ipotecato la salvezza. Grazie! Un doveroso ringraziamento va anche a tutte quelle partnership che hanno sposato il progetto Città di Sant’Agata e a tutti gli sportivi che non hanno fatto mancare il loro sostegno alla squadra. Cala quindi il sipario sulla stagione 2022/23. Ribadiamo non c’è alcuna amarezza ma la consapevolezza di aver centrato per Sant’Agata un altro traguardo importante e scritto un’altra pagina indelebile di storia sportiva”.