Il Monterosi scavalca in extremis i peloritani battendo l’Avellino ed è salvo. L’Acr sfiora la possibile vittoria salvezza con Kragl, che fallisce un penalty nel primo tempo, e con una girata di Ferrini al 95′. Sfiderà i campani il 6 e il 13 maggio, retrocedono direttamente Andria e Viterbese. Si mordono le mani i pugliesi di Capuano, che mancano i playoff, per le traverse di Formiconi e Ferrara e il palo di Romano. Fumagalli decisivo a più riprese.
Il pre-partita. Quattro novità nel Messina obbligato a vincere per poter celebrare la salvezza diretta. A Taranto tornano titolari Fumagalli e Celesia. Marino e Fofana le altre novità nell’undici di partenza rispetto al match con la Juve Stabia, Ragusa – non al top della forma – si accomoda in panchina. Per evitare l’appendice playout e coronare la lunga rincorsa al Messina serve il quinto successo esterno del 2023, il ko dell’Avellino o la mancata vittoria della Fidelis Andria. Tradizionale divisa a strisce verticali rossoblù per il Taranto, in campo con il 3-5-2, maglia e calzettoni bianchi con pantaloncini rossi per il Messina, che propone il 4-2-3-1.
La cronaca. Il Messina conquista un corner al 4′. Il Taranto replica al 9′, con il colpo di testa di Bifulco che termina però a lato. Dopo dieci minuti fanno il loro ingresso nel settore ospiti gli oltre 250 tifosi messinesi al seguito. Romano termina a terra in area sul traversone dalla sinistra di Ferrara ma il direttore di gara lascia correre. Momenti di ilarità sugli spalti quando un gatto attraversa l’area del Messina. Al 14′ la prima vera palla gol, con la traversa colpita da Formiconi, che aveva staccato sulla punizione di Provenzano. I ritmi però non decollano.
Al 22′ ci prova Mastromonaco ma la conclusione è ampiamente fuori misura. Al 24′ il tentativo da fuori area di Romano, che centra un clamoroso palo: legni benedetti per il Messina. I peloritani però sono in evidente difficoltà e al 25′ si salvano sul diagonale di Mastromonaco, che si spegne di un soffio a lato. Al 27′ impreciso anche il colpo di testa di Tommasini. Al 29′ l’Acr conquista però un calcio di rigore per il mani di Evangelisti sul traversone di Perez: un penalty che mancava addirittura dalla prima giornata del precedente torneo e quindi da 73 gare. Kragl però dal dischetto si fa ipnotizzare da Vannucchi, che si distende e blocca: inevitabile la disperazione del tedesco. Il Taranto ricomincia a spingere: sono già sei i corner conquistati dai locali nel primo tempo. Al 43′ arriva – incredibile ma vero – il terzo legno di giornata, con la traversa centrata di testa da Ferrara. Messina fortunato ma la prova offerta allo “Iacovone” è sicuramente insufficiente. Nella ripresa Messina in campo con due novità: dentro Ferrara per l’ammonito Helder Baldé e Mallamo per capitan Fofana.
Al 10′ il primo vero sussulto della ripresa, con la conclusione a botta sicura di Tommasini deviata in angolo da un difensore. Sugli sviluppi della battuta viene respinto da Berto il tentativo di Formiconi. Primo avvicendamento anche per il Taranto: Labriola rileva Romano. Altri due cambi disposti da Raciti e Cinelli: dentro Iannone e Grillo per Marino e Kragl. Al 20′ si fa male Mallamo, che non riesce a proseguire e viene rimpiazzato da Konate. Al 28′ Tommasini entra in area e ci prova con un diagonale, sul quale è provvidenziale Fumagalli. Il Latina ha completato la rimonta con l’Andria, per cui al Messina basta un gol per salvarsi. Al 34′ Tommasini si invola nuovamente e viene steso da Celesia, già ammonito: inevitabile il secondo giallo per l’esterno e peloritani in dieci. Viene allontanato dalla panchina locale l’ex Manetta. La punizione dal limite di Provenzano è respinta dalla barriera. Al 38′ Fumagalli risponde ancora presente sul colpo di testa di Semprini. Due minuti dopo Nocciolini, ancora di testa, conclude di un soffio a lato e l’Acr si salva ancora.
Al 42′ ancora Tommasini di testa, con la sfera che si spegne a lato. La punta al 44′, a tu per tu con Fumagalli, spreca la palla gol più clamorosa del match: il portiere tiene ancora in corsa i peloritani. È un monologo rossoblù: Fumagalli vola sotto la traversa al 91’, deviando ancora in angolo. Il portiere al 93′ va anche a saltare in area su un corner a favore, senza però trovare il pallone. Poi il Messina ha due opportunità per vincerla: al 95′ Ferrini anticipa Perez ma la girata si spegne di un soffio a lato, al 96′ è invece Grillo a calciare alto da fuori area. Ovvia la disperazione dell’ex Francavilla, andato a pochi centimetri dal gol decisivo. Finisce 0-0 ed è una beffa per entrambe. Il Taranto nonostante una grande prova manca i playoff, pur chiudendo a pari merito con Juve Stabia (qualificata) e Giugliano. Il Monterosi, battendo l’Avellino, scavalca in extremis i peloritani ed è salvo. L’Acr sfiderà i campani il 6 e il 13 maggio in un drammatico playout, in cui avrà almeno il vantaggio del doppio risultato (basta chiudere in pareggio per mantenere la categoria), retrocedono direttamente Fidelis Andria e Viterbese. Pesano oltremodo gli appena 11 punti conquistati nelle prime venti gare.
Il tabellino. Taranto – Messina 0-0
Taranto: Vannucchi, Ferrara (K), Antonini Lui, Provenzano, Bifulco (26′ st Nocciolini), Mazza (31′ st Semprini), Evangelisti (31′ st Sciacca), Formiconi (VK), Mastromonaco, Tommasini, Romano (15′ st Labriola). In panchina: Loliva, Caputo, Manetta, Fontana, Citarella, Colurciello, Rossetti, Finocchi, Canalicchio. Allenatore: Ezio Capuano.
Messina: Fumagalli, Helder Baldé (1′ st Ferrara), Roberto Marino, Berto, Fofana (K, 1′ st Mallamo, 23′ st Konate), Ibourahima Baldé (VK), Ferrini, Celesia, Fiorani, Perez, Kragl (17′ st Grillo). In panchina: Lewandowski, Zuppel, Trasciani, Salvo, Giuseppe Marino, Ragusa, Ortisi. Allenatore: Ezio Raciti.
Arbitro: Luca De Angeli di Milano. Assistenti: Luca Landoni e Luca Bernasso di Milano. Quarto uomo: Loris Graziano di Rossano (CS).
Note – Espulso per doppia ammonizione al 34′ st Celesia (M), allontanato dalla panchina al 36′ st Manetta (T). Ammoniti: al 34′ pt H. Baldé (M), al 14′ st Ferrini (M), al 15′ st Celesia (M). al 27′ st Evangelisti (T), al 37′ st Mastromonaco (T). Al 30′ Vannucchi para un rigore a Kragl. Corner: 11-3. Recupero: 1′ pt e 6′ st. Spettatori: 4.170 paganti con 250 tifosi ospiti.