La Fortitudo Messina si prepara ai playoff da prima del ranking e già questo fa capire quanto bene abbia fatto la squadra neroverde durante la stagione. Il ds Giuseppe Merrino a “Reggio a canestro” non nasconde la soddisfazione della società: “Stiamo lavorando con la carica necessaria per approcciarci al meglio ai playoff dopo una stagione regolare entusiasmante. Chiudere al terzo posto al spalle delle due battistrada Milazzo e Piazza Armerina è una cosa che ci rende orgogliosi ed era impronosticabile”.
Partita senza grossi proclami, la Fortitudo ha convinto dal punto di vista del gioco, forte di un roster molto solido: “In estate durante la costruzione della squadra abbiamo pienamente compreso le qualità del roster allestito. È anche vero che quanto fatto non conta nulla, adesso dovremo farci trovare pronti perché nei playoff si riparte da zero”.
Sul mercato due innesti hanno dato tanto sia a livello offensivo che di personalità: “Abbiamo provato a fare qualche scommessa, su altri nomi come Yeyap ci lavoravamo da tempo. Magarinos è tra i giocatori più esperti del nostro organico, ci ha colpito la sua disponibilità al lavoro. Ha anche sostenuto un provino, voleva misurarsi ad un livello più alto rispetto al suo recente passato e possiamo dire che entrambi siamo rimasti molto soddisfatti”.
Sullo sfondo la B Interregionale, un torneo che promette grosse spese e un alto livello di competizione. Di certo l’obiettivo è quello di giocare per vincere pur consapevoli di una programmazione tutt’altro che semplice. “Non vogliamo farci trovare impreparati se riusciremo a coronare il nostro sogno ma va detto che molte dinamiche del nuovo campionato vanno ancora definite. Di certo occorrerà un grosso sforzo per sostenere una stagione così impegnativa e la base di giovani di talento non può bastare da sola a reggere dal punto di vista tecnico. L’età dei ragazzi è anche particolare e bisogna tenere in conto scelte indipendenti da quelle della pallacanestro”.
A Messina da anni si professa l’idea di perseguire un progetto unico, evitando la dispersione delle forze. Nella realtà realizzare questo intendimento non è semplice. “Puntiamo a fare del nostro meglio sul campo e poi penseremo alle difficoltà che potremmo incontrare. Personalmente ho sempre professato l’idea dell’unione delle forze in campo per riunire risorse e costruire una squadra più competitiva. Mi sono anche reso conto che questo non è automatico: infatti non sempre accentrare i progetti poi equivale a migliorarsi”.
In città la volontà di fare bene non manca grazie alla determinazione di numerosi dirigenti sportivi. “Conosco tutte le realtà cittadine che non sono soltanto le tre di C Gold e devo dire che negli anni tutte con serietà e competenza hanno dimostrato la propria voglia di fare pallacanestro, pur con differenti visioni. Credo nei cicli e nel fatto che tutti noi attuali dirigenti di C Gold della stessa generazione abbiamo portato qualcosa”.
Il primo impegno della post-season contro Catanzaro: “È una squadra camaleontica, in stagione ci siamo resi protagonisti di due ottime prestazioni in stagione. Sono difficilmente catalogabili e come noi possono vincere e perdere contro chiunque. Spero possiamo ripetere i nostri migliori standard qualitativi, mi attendo una gara equilibrata”.