Successo in rimonta per l’Igea Virtus, che al “D’Alcontres-Barone” supera per 4-2 la Nebros, compiendo un altro passo verso la Serie D. La squadra di Perdicucci mette paura alla capolista grazie alla doppietta dell’ex La Spada, ma già nel primo tempo i padroni di casa effettuano il sorpasso grazie alla rete di Idoyaga e alla doppietta di Franchina. Ad inizio ripresa ci pensa Medina a chiudere i giochi. Il successo consente ai ragazzi di Pasquale Ferrara, che dovranno purtroppo rinunciare a Flores, di mantenere il punto di vantaggio sul Siracusa, mentre il Città di Taormina bloccato sul 3-3 in casa dal Modica può probabilmente dire addio al primo posto.
Al di là della rimonta, resta il blackout intorno al 15esimo che ha rischiato di compromettere l’intera stagione, episodio che per Fabio Presti non deve più capitare: “Quando si sbaglia tanto sotto porta poi si paga dazio. La Nebros è una squadra forte che non ti perdona, Paterniti ha compiuto degli ottimi interventi ma d’altronde conosciamo il suo valore e non lo scopriamo ora. La nostra squadra si sta giocando un grande obiettivo e non può rischiare di vanificare tutto così trovandosi sotto 2-0, quindi dobbiamo fare in modo che ciò non accada più. Il gol di Idoyaga arrivato dopo 60 secondi dal loro raddoppio ci ha dato fiducia: se fosse passato altro tempo ci saremmo potuti innervosire e non ci saremmo riusciti. Se perdevamo era finita, invece possiamo continuare a sognare. Non possiamo mollare un secondo: affronteremo due squadre che hanno ancora degli obiettivi da raggiungere, il Santa Croce è una squadra forte soprattutto in casa. All’ultima giornata dovremo essere bravi noi ad indirizzare subito la gara, ma tutto dipenderà da sabato”.
Anche il direttore generale Massimo Italiano ha tirato un bel sospiro di sollievo: “Nei primi dieci minuti abbiamo avuto due-tre palle gol per segnare. Sul 2-0 abbiamo avuto un po’ di paura in tribuna, mi sono tremate le gambe ma fortunatamente è andato tutto per il meglio: sotto di due gol i ragazzi si sono messi a pedalare. Siamo una squadra vera, i singoli sono altruisti e giocatori come Franchina e Medina sono un lusso per la categoria. Speriamo di recuperare Giovanni Biondo. Dobbiamo fare il nostro dovere a Santa Croce, poi penseremo al Modica”.
Anche Angelo Della Guardia ha difficoltà a spiegare cosa sia successo all’Igea dopo un buon inizio: “Non so cosa sia successo intorno al quarto d’ora: sembrava che non avessimo mai giocato insieme, forse abbiamo pagato un po’ la tensione. Aver segnato subito due gol per noi è stato importante, però non ci possiamo permettere simili distrazioni se vogliamo continuare a sognare qualcosa di bello. Eravamo partiti molto bene: avevamo voglia di indirizzare subito la gara e portarla sui nostri binari, complimenti a Paterniti per le parate. Ci siamo stretti in campo ed è andata bene. Ora affronteremo una squadra ancora in lotta per la salvezza, obbligata a fare punti per evitare i play-out, ma noi dobbiamo fare il calcio che sappiamo: soltanto così potremo raggiungere quel sogno che tutti i nostri tifosi cullano ormai da tempo. Fisicamente ci sta arrivare a questo punto un po’ acciaccati, abbiamo giocato più di quaranta partite”.