Zdenek Zeman torna a Messina, affrontato nel febbraio 2022 quando era alla guida del Foggia. Tredici mesi fa il boemo, da sempre il tecnico più amato dal presidente peloritano Pietro Sciotto, che lo ha corteggiato ripetutamente anche in estate, venne premiato con una targa legata ai suoi trascorsi messinesi, nella stagione 1988/89, chiusa all’ottavo posto in serie B, nell’anno dell’esplosione di Totò Schillaci, che firmò 23 reti prima di passare alla Juventus, e Angelo Pierleoni, che raggiunge quota 11.
Ma la formazione allenata da Ezio Raciti non ha tempo per le celebrazioni e i ricordi. Servono i tre punti per alimentare le legittime ambizioni di salvezza diretta, anche perché il turno infrasettimanale assume una valenza decisiva per via degli incroci proposti dal calendario. Turris-Gelbison e Viterbese-Taranto sembrano due antipasti playout, che mettono di fronte le principali antagoniste del Messina, mentre il Monterosi sarà di scena a Catanzaro, dove la capolista ha ottenuto sedici vittorie in altrettante gare. Ci sono insomma le premesse per recuperare punti utilissimi e riaprire ogni scenario.
Bisognerà ripartire dal secondo tempo della sfida di Viterbo, dove l’Acr è cresciuto alla distanza, rinunciando a Kragl, non al top dopo l’infortunio e i pochi allenamenti, e Ragusa, che sta pagando – come era inevitabile – la lunga inattività. Raciti ha annunciato variazioni, anche in virtù del triplo impegno in appena otto giorni. E nei pochi allenamenti successivi al ritorno dal Lazio e antecedenti la sfida con il Pescara terzo in graduatoria non sono mancati gli esperimenti. In difesa si gioca le sue chances Ferrini, anche se partono favoriti Ferrara e Trasciani, che però è appena rientrato da un infortunio e potrebbe avere la necessità di rifiatare. Sulle corsie c’è la candidatura di Versienti, tra i protagonisti del cambio di marcia con il Monterosi.
Fiorani potrebbe rimpiazzare lo squalificato Fofana. Scalpita anche Konate, che ha propiziato la prima rete stagionale di Zuppel, che spera di avanzare nelle gerarchie dopo la convincente prova di Viterbo, scalzando anche Curiale. Kragl e Ragusa come detto potrebbero non essere intoccabili, anche in virtù del calendario fitto, e non a caso è stato testato un trio che comprendeva anche Ortisi e Ibourahima Balde nel cast di supporto alla prima punta Perez. Detto di Fofana spettatore obbligato, fortunatamente arrivano buone notizie dall’infermeria. Tra i 25 convocati c’è infatti anche Grillo e si rivedono Napoletano e Salvo oltre al giovane Giuseppe Marino.
Le opzioni insomma non mancano, al netto degli infortuni di lunga data che hanno messo fuori causa elementi come Catania. Il Pescara è sprofondato a -14 dal Crotone e a -28 dal Catanzaro e cerca ora di difendere il terzo posto dal ritorno del Foggia. Il 2023 è iniziato male in trasferta, con appena due punti in cinque gare. L’ultima sfida contro la Gelbison una prima inversione di tendenza ma a Zeman servirà tempo per incidere. Il suo grande estimatore Sciotto, che non ha lesinato sforzi economici nella sessione invernale del mercato, spera che gli occorra ancora un’altra settimana…
Di seguito la lista completa dei convocati con i numeri di maglia – Portieri: 30. Ermanno Fumagalli; 22. Michal Lewandowski. Difensori: 3. Helder Baldé; 5. Gabriele Berto; 15. Manuel Ferrini; 18. Michele Ferrara; 16. Christian Celesia; 23. Daniele Trasciani; 26. Giuseppe Salvo. Centrocampisti: 28. Marco Fiorani; 14. Amara Konate; 69. Oliver Kragl; 75. Andrea Mallamo; 4. Roberto Marino; 27. Leandro Versienti; 70. Roberto Napoletano; 80. Giuseppe Marino. Attaccanti: 7. Paolo Grillo; 10. Ibourahima Balde; 11. Davis Curiale; 8. Carmine Iannone; 99. Pasqualino Ortisi; 31. Leonardo Perez; 90. Antonino Ragusa; 9. Diego Zuppel.