Tre punti tanto rocamboleschi quanto meritati. Il Milazzo torna da Palazzolo con l’intera posta in mano al termine di una partita pazza, che i rossoblù hanno ribaltato con i gol di Rossomando e Leo nel recupero, fissando il risultato sul 3-2 finale. E dire che il match si era messo bene grazie al gol del solito ottimo Rando nel primo tempo. I mamertini hanno controllato e creato tante situazioni interessanti ma il Palazzolo li ha puniti con un terrificante uno-due firmato da Sakho e Magro a metà ripresa. Nel recupero le due zampate dei rossoblù per un finale incredibile che aggiunge tre punti pesantissimi nella corsa verso la salvezza diretta.
Comprensibile la soddisfazione del tecnico Antonio Venuto, che ha temuto seriamente di perdere una sfida che i suoi ragazzi avrebbero meritato di portare a casa in maniera meno rocambolesca: “È una partita che abbiamo interpretato nel miglior modo possibile, già nel primo tempo avremmo meritato un vantaggio di almeno tre gol. Poi in modo inopinato, come spesso ci è capitato in questa stagione, abbiamo preso gol contro un avversario che fino a quel momento non aveva mai tirato in porta. Ci sono stati due traversoni e altrettanti gol subiti. In quel momento ci è cascato il mondo addosso, eravamo immeritatamente sotto contro un avversario inferiore a noi e abbiamo visto le streghe di uno spareggio”.
Venuto si gode un gruppo mentalmente forte, capace di cercare sempre e comunque il successo e di non abbattersi mai: “Non ci siamo disuniti, anche chi è entrato ha dato il suo contributo e non era facile a quel punto ribaltare la situazione, il calcio ha dimostrato ancora una volta di essere strano. Bisogna crederci sempre, non siamo nuovi a queste imprese, basti pensare alla sfida con la Leonzio, questo vuol dire che la squadra è viva e motivata”.
Il capitano, Santo Matinella ha un pensiero per i tifosi che hanno seguito il Milazzo in questa lunga trasferta: “Ringrazio chi è venuto fino a Palazzolo a sostenerci. Sapevamo di giocarci una stagione, l’abbiamo preparata molto bene insieme al mister”.