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Raciti: “Tanta voglia di riscatto, siamo in salute. Ragusa avrà più minuti”

Il tecnico del Messina Ezio Raciti ha fatto il punto alla vigilia della partenza per Agropoli dopo il ko con il Cerignola: “La settimana è stata simile alle altre con tanto lavoro, applicazione e voglia di riscatto. Dal punto di vista psicologico sono tutte finali e quella ormai è andata male. Dobbiamo correggere gli errori, stare più attenti e non demoralizzarci nei momenti di difficoltà come non dobbiamo esaltarci nei momenti buoni”.

Ezio Raciti
L’amarezza di Ezio Raciti dopo il primo ko (foto Paolo Furrer)

Con undici punti in sei gare, soltanto il Catanzaro ha fatto meglio dell’Acr: “Il nostro percorso dice che siamo una squadra in salute. Anche se siamo usciti sconfitti con il Cerignola nel secondo tempo abbiamo dimostrato di essere una squadra viva e quindi dobbiamo programmare con fiducia la prova di domenica. Deciderò dopo la rifinitura e le ultime verifiche il modulo e l’undici da schierare. I disponibili sono tutti utilizzabili e hanno la possibilità di giocare dall’inizio o a gara in corso”. 

C’è grande attesa per il colpo del mercato invernale, che dopo avere giocato trenta minuti disputerà almeno un tempo, anche se Raciti resta cauto:Antonino Ragusa ha bisogno di minutaggio. Sta lavorando bene da gran professionista qual è. Soltanto il campo però ti dà la condizione vera, dovremo essere bravi a cercare di aumentare il minutaggio senza mai rischiare l’infortunio, che sarebbe un problema grosso perché fermerebbe la crescita del ragazzo”.

Ortisi
Ortisi ha servito uno splendido assist a Curiale (foto Paolo Furrer)

In mezzo al campo rientra Fofana, ma non ci sarà lo squalificato Mallamo: “La squadra ormai ha un’identità e all’interno di questo gruppo possono cambiare pedine o uomini a seconda delle esigenze della partita, le squalifiche e gli infortuni. Oltre a Mallamo mancherà qualche altro probabilmente per via di piccoli acciacchi subiti durante la settimana. Cercheremo di capire a ridosso del match se sono recuperabili o meno”. 

Di fronte un’altra neopromossa in uno scontro diretto fondamentale per scalare la griglia play-out o avvicinarsi alla salvezza diretta: “La Gelbison è molto simile a Giugliano e Cerignola. Giocano con il 3-5-2, attendono gli errori degli avversari. Hanno qualità e condizione atletica, l’allenatore conosce il campionato e li fa giocare bene. Hanno l’entusiasmo e la positività della recente promozione. In una finale può succedere di tutto, abbiamo avuto la capacità di fare risultati importanti con Francavilla, Avellino e Catanzaro. Dobbiamo lavorare sull’autostima e stare attenti a non concedere nulla”.

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