Si è spento all’età di 80 anni, dopo una lunga malattia, Mario Pesce, ex difensore del Messina. Nato a Francavilla a Mare in provincia di Chieti il 19 settembre del 1942, Pesce aveva iniziato la propria carriera nella squadra della sua Francavilla, poi Chieti, L’Aquila e, all’inizio della stagione 1965-66, l’arrivo in giallorosso. Era il Messina che era retrocesso dalla massima serie. Tonino Colomban riconfermato in panchina, il club del presidente Muglia ringiovaniva la rosa pescando nelle serie inferiori.
Da L’Aquila, dove aveva disputato tre ottime stagioni, giocando insieme all’ex giallorosso Bettini, Mario Pesce giunge in riva allo Stretto con buone referenze. Difensore dai piedi buoni, interpreta il ruolo di libero in chiave moderna, grazie alle pregresse esperienze da centrocampista. Con la maglia biancoscudata Pesce giocherà per tre stagioni tutte in serie B, collezionando 114 presenze in campionato e tre in Coppa Italia, mettendo a segno 8 reti. Era il Messina di Fascetti, Derlin, Ghelfi, Clerici, Morelli, Baroncini, Garbuglia, Rossi e Stucchi. Il suo primo match in maglia giallorossa Pesce lo disputa in Coppa Italia a Catanzaro (2-0 per i calabresi). L’esordio in campionato avviene il 5 settembre del 1965 a Reggio Emilia, dove i peloritani pareggiano per 1-1. In quella stagione Mario Pesce disputerà 32 partite ed il Messina si classificherà al settimo posto.
Nel campionato 1966-67, squadra sempre più ringiovanita, dopo la partenza di Fascetti, Ghelfi, Derlin e Morelli. Allenatore ancora mister Colomban, il Messina delude le aspettative. Undicesimo posto finale in classifica, per Mario Pesce 38 presenze e cinque gol all’attivo. La prima rete con la maglia del Messina arriva il 2 ottobre del 1966 contro il Padova: Pesce al 90’ pareggia il gol dei veneti realizzato da Bigon. Va poi a segno a Modena il 27 novembre del 1966 (vittoria degli emiliani per 2-1), il 31 dicembre del ’66 in Messina – Livorno 3-1 (suo il gol del vantaggio messinese su calcio di rigore al 10’). Sua la rete del successo sul Verona (1-0) al “Celeste” l’8 gennaio del 1967 su calcio di rigore al 72’. Il 22 gennaio 1967, Pesce firma la marcatura del pareggio, sempre su calcio di rigore, al 48’, contro il Varese che era passato in vantaggio con gol di Pietro Anastasi (1-1 il finale nell’impianto di via Oreto).
L’ultima stagione di Mario Pesce in giallorosso, allenatore Umberto Mannocci, coincide con la retrocessione in serie C. Girone di andata deludente con 12 punti all’attivo, nel girone di ritorno non bastano i 24 punti conquistati per evitare la lotteria degli spareggi contro Perugia, Genoa, Lecco e Venezia, che il Messina perde senza segnare neanche un gol. Mario Pesce realizza tre reti in 44 gare giocate. Il primo lo firma alla 13a giornata contro il Bari al “Celeste”. Gol del vantaggio al 43’ che poi sarà pareggiato dall’ex Mujesan al 49’. Il secondo lo mette a segno nel rocambolesco derby in casa con la Reggina (2-4): il gol del capitano è quello del 2-3 al 70’. L’ultimo gol in maglia biancoscudata di Pesce regala il successo con il Foggia (1-0), al 3’ su calcio di rigore. La stagione successiva, il capitano giallorosso varca lo Stretto e indossa la maglia amaranto. A Reggio disputerà altri tre campionati in serie B. Chiuderà la sua carriera nell’Acireale in serie C.