Il tecnico del Messina Ezio Raciti può celebrare i dieci punti conquistati in appena quattro giornate, da una squadra che in tutto il girone di andata ne aveva raccolti appena undici: “Siamo andati sotto al quarto minuto di recupero del primo tempo, anche se loro avevano già creato tanto in precedenza. Va dato merito ai ragazzi: non era facile pareggiare e avere l’occasione per il 2-1 dopo essere andati sotto contro una squadra come il Catanzaro. Hanno trovato una squadra organizzata che ha fatto di tutto per portare a casa un punto importantissimo. Tutti hanno fatto quello che gli è stato chiesto e il gruppo ha mostrato compattezza”.
Nonostante lo svantaggio la squadra ha cambiato volto nella ripresa, pareggiando grazie alla splendida combinazione tra Ibou Balde e Konate: “Nel primo tempo i ragazzi hanno offerto una grande prestazione, concedendo qualcosa e mostrandosi un po’ rinunciatari. Abbiamo quindi alzato la linea della difesa e realizzato un gran gol con tanti tocchi e la sponda, che avevamo già provato in settimana. Fiorani su un campo del genere ha sofferto. Serviva uno con più gamba e muscoli e l’unico che poteva adattarsi lì era Konate. Poi abbiamo messo Marino passando al 4-1-4-1 ma soffrivamo e siamo tornati al 4-4-1-1″.
La squadra ha speso tanto ma il calendario non concede soste: “Loro nel finale hanno messo palla avanti senza sfondare con una manovra pulita. Quando hanno schierato cinque attaccanti abbiamo difeso bene. Abbiamo perso energie fisiche e mentali, contro una squadra fuori categoria. Però abbiamo ottenuto un risultato, che aumenta l’autostima dei ragazzi e ci dà consapevolezza. Riusciremo a metabolizzare tutto meglio, anche se a Giugliano avremo una gara difficile”.
Per Raciti il manto erboso non è stato un fattore determinante: “Abbiamo lottato su un campo pesante. Pioveva da tre giorni e correndoci sopra e con tante scivolate si è allentato. Ma era uguale per entrambe e anche con noi in fase di ripartenza il pallone si è fermato un paio di volte: non possiamo sminuire la nostra prestazione con fattori ambientali”.
L’ex tecnico del Siracusa ha fatto il punto anche sugli acciaccati: “Kragl non poteva giocare e per questo non è stato della partita. Catania in un contrasto ha sentito una fitta dietro il ginocchio, attendiamo l’esito degli esami strumentali. Non ha gonfiore, potrebbe essere un danno di minore entità. Su Trasciani è stata soltanto una scelta tecnica, preferivo la maggiore fisicità di Ferrini“.
Positivo il giudizio sui due esordienti: “Baldé ha mollato un po’ per le gambe pesanti e perché è stato vittima di un incidente domestico, in cui si è tagliato il piede con un vetro. Un altro calciatore magari avrebbe dato forfait: lui aveva la scarpa piena di sangue a fine gara. Ha lottato fino all’ultimo, è allenato ma gli manca il ritmo partita. È un giocatore importante. Celesia è più pronto, perché era a Potenza e ha fatto un’ottima partita”.
Raciti ringrazia il pubblico e loda l’applicazione dei suoi centravanti: “C’è stata una bella coreografia da parte di entrambe le tifoserie. I nostri sono stati eccezionali e maturi: hanno cantato per novanta minuti, indipendentemente dal risultato. Erano numerosi, è un orgoglio giocare per un pubblico così. Le nostre prime punte Curiale e Perez giocano spalla alla porta, fanno salire la squadra. Sull’1-1 il primo passaggio lo ha fatto Davis. Ha lottato, ha corso, è andavo vicino al 2-1: è stato bravissimo come il loro portiere, che ha evitato la nostra seconda rete”.