Il ds del Messina Pasquale Logiudice, collegato telefonicamente con Rtp, ha annunciato che il protrarsi delle trattative lo hanno convinto a togliere dal mercato un esterno che sembrava ormai in partenza: “Non uscirà più Versienti e quindi salterà anche l’altro innesto in difesa che avremmo definito soltanto dopo la cessione di Leandro. Così abbiamo di fatto completato il reparto difensivo”.
L’ex Taranto in estate ha firmato un contratto annuale, con opzione per il prolungamento fino al 2024 e ha vacillato di fronte ad un’offerta migliorativa: “Gli era stato proposto un biennale e di fronte a questa opportunità avevamo dato disponibilità per il bene del ragazzo. Il problema è che i tempi dell’operazione si sono allungati e non potevamo andare in difficoltà a poche ore dalla conclusione del mercato”.
L’ex ds del Catanzaro ha operato sei innesti, tutti molto incisivi: “I complimenti facciamoceli alla fine del campionato. Siamo vivi ma non abbiamo fatto ancora nulla. Il torneo è duro e lungo. Con tre partite ci siamo rianimati ma basta poco per tornare indietro. C’è molto equilibrio in basso a differenza dell’alta classifica. Non possiamo mollare di un centimetro”.
Logiudice ringrazia la Curva Sud per il grande supporto: “La tifoseria è tornata con entusiasmo: è la cosa più importante. Va mantenuto anche negli eventuali momenti di difficoltà, che purtroppo si possono verificare e sinceramente mi aspetto. Tutti assieme dovremo lottare per la salvezza del Messina, che è fondamentale”.
Restano possibili altri “esuberi” come Ngombo ma il dirigente reggino non boccia nessuno a priori: “Anche oggi abbiamo fatto tante chiacchiere, come accade sempre in un mercato complicato come quello di gennaio. Stiamo portando avanti delle operazioni e attendiamo di capire cosa accadrà. Con Trasciani avevamo chiarito già la settimana scorsa che non sarebbe partito e non ci saranno uscite particolari”.
L’ultimo posto in classifica adesso è distante sei punti e gli scenari sono cambiati bruscamente in appena un mese: “Quando sono arrivato a Messina ho comunicato con chiarezza ai diretti interessati che avrebbero potuto avere poco spazio. Per correttezza non faccio nomi perché magari rimarranno al loro posto”.
Logiudice è memore anche di quanto accaduto l’anno scorso alla Fidelis: “Anche chi è attardato nelle gerarchie non è detto che non possa dare un contributo. L’anno scorso Lorenzo Sorrentino ad Andria giocò con il contagocce e poi segnò il gol salvezza nei playout… Quando sono arrivato qui sembrava una catastrofe, dovevano andare tutti via e niente andava bene. Il campo invece ha smentito tante situazioni. Esistono i momenti nel calcio e una scintilla può cambiare la stagione di un calciatore…”.