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Messina

Fumagalli para tutto, doppietta di Balde. Il Messina batte anche l’Avellino

L’estremo difensore firma almeno tre grandi parate, evitando il vantaggio degli irpini. Il senegalese sfrutta al meglio un pallone da posizione defilata, anche grazie ad una deviazione. I peloritani sono poi insidiosi in contropiede mentre al 46′ è la traversa a salvarli. In avvio di ripresa la partita cambia e il Messina legittima il vantaggio e trova il raddoppio ancora con Balde sugli sviluppi di un corner. Sono tre punti chiave per la classifica: la salvezza diretta ora è distante sette punti.  

Balde
Balde ancora a segno in casa (foto Paolo Furrer)

Il pre-partita. Il Messina, reduce da due vittorie consecutive, vuole proseguire la scalata in classifica, che gli ha già consentito di sopravanzare Viterbese e Andria. Soltanto una novità rispetto a Viterbo, con la sorpresa rappresentata da Ferrini, preferito a Versienti. Raciti recupera Fazzi ma deve rinunciare ancora a Filì e al lungodegente Angileri. L’Avellino, reduce da otto risultati utili, cerca di difendere il piazzamento play-off ma si presenta in riva allo Stretto con ben sette indisponibili: il milazzese Dall’Oglio, Matera, Pane, Aya, Tito, Micovschi e Murano. Il manto erboso del “Franco Scoglio” è stato oggetto di interventi di manutenzione, messi però a dura prova dalla fitta pioggia che ha colpito Messina. La sfida è anche un’occasione utile per rinsaldare la storica amicizia tra le due tifoserie, che si sono omaggiate a vicenda con degli efficaci striscioni.

Fumagalli
Una delle grandi parate di Fumagalli (foto Paolo Furrer)

La cronaca. Al 4′ è subito provvidenziale Fumagalli, che si oppone al meglio alla spettacolare rovesciata di D’Angelo sul traversone dalla destra di Rizzo. Poi il Messina libera l’area sulla respinta corta. I peloritani rischiano anche al 9′, quando riescono a cavarsela anche sull’insidioso traversone basso dalla destra di Kanoute. Comunque puntuali le chiusure della retroguardia sul senegalese. Al 14′ ancora miracoloso Fumagalli sul colpo di testa a botta sicura di Gambale sul cross del solito Rizzo. Il portiere si gira poi verso la Curva ed esulta per celebrare la gran parata. Sul fronte opposto bel passaggio filtrante di Catania per Balde, anticipato in extremis da Marcone in uscita. Al 18′ Maisto termina a terra ma il direttore di gara lo invita a rialzarsi. Al 20′ ci prova Perez da posizione defilata ma la conclusione è fuori misura. Al 22′ Russo batte male un corner e in contropiede Perez e Balde fanno tremare l’Avellino ma il cross dalla destra del senegalese è un po’ lungo per Catania.

Curva Sud
Lo striscione esposto dalla Curva Sud per i tifosi irpini (foto Paolo Furrer)

Al 26′ arriva, un po’ a sorpresa, il vantaggio del Messina, con Balde che da posizione defilata supera Marcone anche grazie ad una deviazione, decisiva, di Casarini. Seconda rete in tre gare per lui e Messina che pregusta la possibilità della terza vittoria consecutiva. Immediata la replica degli ospiti, con Fumagalli ancora decisivo di piede sul tentativo sotto misura di Russo, rintuzzato in angolo. Al 32′ Kragl va in rete ma ad azione già ferma per un fuorigioco. Il Messina si difende con ordine e al 38′ il tedesco è servito benissimo in profondità da Catania e si rende insidioso, senza trovare però lo spazio per il tiro o l’assist per Perez. Il minuto di recupero regala altre incredibili emozioni: prima è la traversa a salvare il Messina dopo un batti e ribatti in area e la deviazione di testa di Berto sul tentativo di Gambale, poi il solito Fumagalli blocca a terra il rasoterra di Kanoute. Si va al riposo sull’1-0, che oggettivamente è una punizione troppo severa per l’Avellino.

Berto
Controllo acrobatico per Berto (foto Paolo Furrer)

In avvio di ripresa ci prova Kragl ma la sua conclusione termina a lato. Raciti intanto ha invertito i terzini, per limitare la verve e i cross di Russo dalla destra. Il Messina ora legittima il vantaggio: prima Marcone in uscita di piede anticipa Perez, poi riesce a rifugiarsi in corner sul tentativo sotto misura di Kragl. La partita è cambiata e sugli sviluppi di un corner conquistato da un generoso Catania il pallone giunge a Balde, che da buona posizione angola la conclusione e trova il raddoppio. Esultanza liberatoria per l’attaccante, a lungo criticato nel corso del girone di andata e seria ipoteca sulla vittoria. Valzer di cambi per entrambe ma la spinta dell’Avellino, nonostante gli innesti dei neo-acquisti Tounkara e Mazzocco, sembra essersi esaurita. Al 27′ è anzi Konate, subentrato al pari Marino, Iannone e Fiorani, a sfiorare la traversa con una conclusione dalla lunga distanza. I ritmi calano e il match sembra ormai essersi spento.

Balde
Marcone scavalcato dalla conclusione di Balde (foto Paolo Furrer)

Dopo un tentativo debole di Trotta è decisamente più incisivo al 37′ Di Gaudio, sul quale è superbo ancora una volta l’insuperabile Fumagalli. Gli irpini collezionano calci d’angolo ma le mischie in area messinese non procurano altri rischi. Negli ultimi minuti arrivano però ben quattro ammonizioni, con Trasciani che paga un intervento ruvido su Tounkara mentre Zuppel cade in area ospite e viene sanzionato per una simulazione. Al 47′ infine Iannone, lanciato in profondità, conclude sull’esterno della rete. Matura il terzo successo consecutivo per il Messina, che stende l’Avellino, al primo stop dopo otto giornate. Sono tre punti chiave per la classifica: la salvezza diretta ora è distante sette punti. La Viterbese fanalino di coda, penalizzata in settimana, adesso è distante ben cinque lunghezze e anche l’Andria resta a -3. Domenica si replica ancora al “Franco Scoglio” contro il Catanzaro capolista e il Messina a questo punto pregusta la possibilità di frenarne la cavalcata verso la B.

Avellino
Lo striscione dei tifosi dell’Avellino (foto Paolo Furrer)

Il tabellino. Messina-Avellino 2-0 
Marcatore: al 26′ pt e al 14′ st Balde.
Messina: Fumagalli, Berto, Ferrara, Ferrini, Trasciani, Kragl (33′ st Iannone), Fofana (K, 21′ st Marino), Mallamo, Catania (33′ st Fiorani), Balde (40′ st Zuppel), Perez (21′ st Konate). In panchina: Daga, Lewandowski, Grillo, Curiale, Fazzi, Versienti, D’Amore. Allenatore: Ezio Raciti.
Avellino: Marcone, Rizzo (28′ st Ricciardi), Kanoute (25′ st Di Gaudio), Gambale (25′ st Trotta), Russo, Casarini (K), Maisto (15′ st Mazzocco), Zanandrea, Auriletto, Moretti, D’Angelo (15′ st Tounkara). In panchina: Pizzella, Antignani, Garetto, Benedetti, Di Martino, Musto.
Arbitro: Claudio Panettella di Bari.
Assistenti: Luca Landoni di Milano e Andrea Pasqualetto di Aprilia.
Quarto uomo: Eugenio Scarpa di Collegno.
Note – Ammoniti: al 44′ pt Fumagalli (M), al 31′ st Zanandrea (A), al 38′ st Ferrara (M), al 43′ st Trasciani (M), al 44′ st Casarini (A), al 45′ st Zuppel (M), Fazzi (M) dalla panchina. Recupero: 1′ pt e 4′ st. Corner: 3-10. Spettatori: 480 paganti (di cui 256 ospiti) e 995 abbonati.

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