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Messina

Il Messina si è sbloccato. Con questo spirito la salvezza non è un miraggio

Senza l’ingenuo rosso rimediato da Minelli, il Messina avrebbe probabilmente portato a casa soltanto un pareggio. Sarebbe stato il terzo del campionato, per la squadra che ha perso più di tutte (ben 15 volte) ma è anche quella con meno pareggi (appena due, a fronte dei 7 dell’Andria e degli 8 della Viterbese). Un dato che pesa nell’era dei tre punti per ogni vittoria, e l’Acr adesso è a quota quattro successi, come il Potenza, e vede meno lontano il miraggio salvezza o quantomeno l’insidioso paracadute playout.

Balde
Balde a segno con una conclusione dal limite (foto Paolo Furrer)

La rete di un rigenerato Fofana, propiziata dal generoso Zuppel, vale quindi doppio, per la classifica e il morale di una squadra che attendeva soltanto di sbloccarsi. Il sottovalutato Ezio Raciti è stato magari baciato dalla fortuna, ma se l’è meritata non sbagliando una mossa. Catapultato alla guida di una squadra che non è stata ancora rinnovata come è necessario sul mercato, al fianco del fidato Cinelli, ha saputo toccare i tasti giusti, rivitalizzando elementi che non hanno reso in posizioni a loro poco congeniali: è il caso di Balde, finalmente in gol giostrando alle spalle di Curiale (che gli ha servito una sponda decisiva), e Konate, decisamente più incisivo da centrale che sulle corsie.

Ha rivitalizzato Fofana, votato nella scorsa stagione come miglior giallorosso del campionato e poi sprofondato in una crisi prima mentale che tecnica. Ha chiamato alle armi la Curva Sud, tornata finalmente a cantare, nonostante lo striscione contro la proprietà resti al momento in bella mostra sugli spalti. Il bacio finale allo scudo dell’Acr che lo aveva dimenticato in estate (un po’ come accade un anno prima con Cocchino D’Eboli), senza neanche avvertirlo del cambio di rotta tecnico, un segnale in più per i tifosi. In un campionato così equilibrato avere ritrovato unità d’intenti dopo settimane di silenzi e prestazioni desolanti è una fondamentale conquista.

Fazzi e Raciti
L’infortunato Fazzi a colloquio con Raciti (foto Paolo Furrer)

Un bel primo tempo non cancella certo i limiti e i problemi, riemersi in avvio di ripresa, quando la qualità della Virtus Francavilla di Patierno, all’undicesimo centro in stagione, il terzo in trasferta, ha bucato anche l’ottimo Fumagalli, facendo riemergere i fantasmi del recente passato. Il portiere è il primo tassello scelto dal direttore sportivo Pasquale Logiudice, che ha chiesto un sacrificio economico al presidente Pietro Sciotto per assicurarsi un autentico leader.

Quasi 700 gare in carriera sono un bagaglio pesantissimo e l’estremo difensore, un po’ come l’ex Rino Iuliano, è un trascinatore, che ha regalato all’esordio indicazioni ai compagni, l’occhiolino ai fotografi a bordo campo e un discorso motivazionale negli spogliatoi, quasi come se da Messina fosse mancato venti giorni e non vent’anni. L’auspicio è che il suo arrivo dalla Viterbese possa rivelarsi azzeccato come quello di Piovaccari un anno fa dalla Paganese: operazioni chiave per potenziarsi e indebolire una diretta concorrente.

Curva Sud
La Curva Sud ha ripreso a cantare (foto Paolo Furrer)

La rivoluzione è soltanto all’inizio e come chiarito da Raciti dovrebbe regalare tasselli over di peso mentre non sembrano al momento in scaletta innesti tra gli under. L’attaccante Leonardo Perez, 33enne in uscita dalla Virtus Francavilla, con i suoi 187 centimetri potrebbe risolvere i problemi del reparto. Le doppie cifre di Pisa e Ascoli sono un po’ lontane ma superati gli acciacchi che ne hanno limitato i numeri nelle ultime stagioni può tornare a fare la differenza.

Come il centrocampista Oliver Kragl, vicino alla firma di un biennale che era apparsa già scontata nel weekend. I tre calciatori hanno infatti lo stesso procuratore, Giovanni Tateo, che forte di un rapporto che dura da 15 anni con Logiudice si è sbilanciato sulla possibile fumata bianca.

Ermanno Fumagalli
L’occhiolino di Ermanno Fumagalli al nostro Paolo Furrer

Per il Messina, consapevole che nel mercato gli scenari possono sempre mutare, sarà una settimana cruciale, che inizia con ben altro spirito e fiducia dopo la prima svolta sul campo. Sono stati effettuati sondaggi anche per il difensore Cristian Riggio, che però non si muoverà da Viterbo per motivi tecnici e familiari, e la punta Accursio Bentivegna della Juve Stabia, che sembra comunque un’alternativa a Perez.

La trasferta di Viterbo (non ci saranno gli squalificati Mbaye tra i laziali e Filì tra i peloritani) è uno spareggio salvezza, la doppia sfida interna con Avellino e Catanzaro è sulla carta proibitiva e la speranza è che possa maturare qualche sorpresa, un po’ come accadde l’anno scorso al Messina di Raciti nel doppio incrocio con Palermo e Bari, giudicato impossibile alla vigilia e poi decisivo per cambiare la stagione.

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