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Messina

Messina, strazio senza fine. Il Taranto di Capuano passa 2-1 al “Franco Scoglio”

In uno stadio deserto, nell’ultima giornata di andata, matura la quinta sconfitta consecutiva dei giallorossi, sempre più in caduta libera. Tardiva la reazione della squadra di Auteri, stesa già nel primo tempo dalle reti di Tommasini all’8′ e A. Romano su rigore al 32′. Annullato un gol a Catania, poi il guizzo di Versienti (86′) utile soltanto ad accorciare le distanze. 

Marino
L’appoggio di Marino (foto Paolo Furrer)

Il pre-partita – Con quattro sconfitte di fila sul groppone un Messina in crisi nera e desolatamente ultimo in classifica ospita il Taranto nell’ultima giornata del girone d’andata. Konate, Berto, Marino, Grillo e Catania le novità di formazione varate rispetto alla prova da dimenticare di Castellammare di Stabia, con Auteri che sceglie il 4-3-3. In difesa è emergenza a causa delle assenze di Fazzi, Camilleri e Angileri (squalificato). Filì, recuperato, va in panchina. Assenti dalla lista pure Curiale e Balde. In attacco prima apparizione casalinga per Ngombo. Momento diametralmente opposto per il Taranto dell’ex Capuano (in campo con il 3-5-1-1), reduce da due successi di fila ed a +3 sulla zona playout. Pochissimi (115 biglietti venduti) gli spettatori sugli spalti per il lunch match del “Franco Scoglio”, dove si gioca regolarmente dopo le polemiche legate alle condizioni del manto erboso e l’ok, in extremis, della Lega Pro. Tifoseria in aperta contestazione con la società dato il rendimento disastroso, ma anche per l’orario della gara.

Catania
Catania accerchiato in area (foto Paolo Furrer)

La cronaca – Il Taranto parte meglio e al 2’ ci prova al volo Mastromonaco, indirizzando sopra la traversa. Fofana è il primo ammonito del match. All’8’ passa già in vantaggio la squadra di Capuano. Cross da destra di Mastromonaco, che brucia il diretto avversario sulla corsia esterna, per il colpo di testa in girata di Tommasini, Lewandowski pasticcia e si fa bucare. Sullo 0-1 Messina chiamato a reagire, ma decisamente senza idee. Al 23’ Versienti tenta la conclusione dalla distanza, sfera che si perde a lato. Un minuto più tardi tentativo sballato su punizione di Marino: pallone altissimo. Al 30’ il Taranto protesta per un mani di Versienti su cui l’arbitro lascia correre, ma qualche istante dopo il penalty arriva lo stesso. Fofana intercetta col braccio sugli sviluppi del corner battuto da Mazza, questa volta Lovison non ha dubbi e assegna la massima punizione agli ospiti. Dal dischetto A. Romano spiazza Lewandowski e firma il 2-0. Sfida in discesa per i rossoblù. Si va al riposo sul doppio vantaggio per il Taranto tra i fischi dei pochi presenti che hanno assistito ad un primo tempo pessimo dei padroni di casa.

Ngombo
Ngombo anticipa Formiconi (foto Paolo Furrer)

Alla ripresa fuori Ngombo, l’unico a lottare, e Marino, dentro Zuppel e Napoletano. Ritmi bassissimi, con i pugliesi in totale controllo del match. Il Messina non crea assolutamente nulla. Dopo Provenzano a rilevare Mazza, Capuano inserisce anche l’ex Manetta (in giallorosso nel 2017/18) per Formiconi. Al 13’ giocata personale di Grillo e tiraccio alle stelle. Al 15’ il primo tiro nello specchio della porta del Messina con Trasciani che stacca di testa sull’angolo calciato da Napoletano, ma Vannucchi blocca. Sul fronte opposto G. Romano manda a lato da favorevole posizione, sprecando tutto sull’assist di Tommasini. Iannone e Fiorani entrano in luogo di Grillo e Mallamo. Al 35′ Catania va a segno su calcio di punizione dal limite, ma Lovison ravvisa una posizione attiva di fuorigioco di Zuppel a disturbare Vannucchi e annulla la marcatura. Ammonito Auteri per proteste. Al 41′, sugli sviluppi di un corner, tiro a giro spettacolare di Versienti che si insacca all’incrocio per l’1-2 del Messina che riesce almeno a ravvivare il finale ed a ritrovare la via del gol dopo quasi cinque gare di digiuno. Sono 3 i minuti di recupero concessi dall’arbitro, ma è vana la reazione tardiva dei peloritani. Fa festa il Taranto dell’ex Capuano, che compie un altro passo verso la salvezza. Obiettivo che oggi è una chimera per il Messina, ultimo in graduatoria e che pare diretto verso la retrocessione senza immediate decisioni e cambi di marcia.

Mallamo
La progressione di Mallamo (foto Paolo Furrer)

Il tabellino – Messina-Taranto 1-2
Marcatori: 8’ pt Tommasini (T), 32’ A. Romano su rigore (T), 41′ st Versienti (M).
Messina (4-3-3): Lewandowski; Konate, Berto, Trasciani, Versienti; Marino (1’ st Napoletano), Fofana, Mallamo (33’ st Iannone); Grillo (33’ st Fiorani), Ngombo (1’ st Zuppel), Catania. A disp. Daga, Capilli, Ferrini, Filì, D’Amore. All. Auteri.
Taranto (3-5-1-1): Vannucchi; Evangelisti, Antonini, Formiconi (11’ st Manetta); Mastromonaco, Mazza (1’ st Provenzano), Labriola (27’ st Brandi), G. Romano (16’ st Guida), Ferrara; A. Romano; Tommasini. A disp. Loliva, Caputo, Maiorino, Brandi, La Monica. All. Capuano.
Arbitro: Roberto Lovison di Padova (assistenti Samuele Biffi di Treviglio e Manuel Marchese di Pavia).
Note – Ammoniti: Fofana (M), G. Romano (T), Formiconi (T), Grillo (M), Mallamo (M), Trasciani (M), Evangelisti (T), Zuppel (M), A. Romano (T). Recupero 1’ pt, 3′ st. Spettatori: biglietti venduti 115 (8 settore ospiti), per un incasso lordo di 1.339 euro, più quota abbonati.

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