Allegria, classe, voglia di tornare protagonista, il tutto a ritmo di tango. Maxi Gallardo è tornato a casa dopo l’esperienza poco positiva nell’Eccellenza campana con la maglia dell’Albanova, dopo le ottime stagioni vissute da protagonista con la maglia della Jonica. Così non appena c’è stata l’opportunità di tornare in provincia di Messina ecco che l’esterno offensivo argentino non si è fatto sfuggire l’occasione, accettando la corte di un Città di Taormina in corsa per l’approdo in D.
Il legame con il territorio del comprensorio ionico è stato troppo forte. A Santa Teresa di Riva Gallardo ha vissuto anni importanti, che non sono stati cancellati dall’addio tempestoso con la società giallorossa. Ma siccome il calcio lo ha inventato il diavolo ecco che l’esordio con la maglia del Città di Taormina è arrivato domenica in occasione del derby del “Bacigalupo” con la Jonica: “Qui ormai è la mia seconda casa e quando si è presentata l’opportunità per tornare non ci ho pensato su due volte. Alla Jonica ho vissuto degli anni molto belli, abbiamo ottenuto dei risultati storici e Santa Teresa la sento come mia, infatti ho intenzione di venire a cercare casa. Affrontarla mi ha fatto piacere anche se la squadra è cambiata molto, ma io faccio il calciatore e capita di cambiare casacca. Adesso gioco per il Città di Taormina e sono molto felice del successo. Sono qui per dare il mio contributo, abbiamo una rosa forte e all’altezza, sono molto carico e voglio essere protagonista”.
Positivo anche l’approccio che Gallardo ha avuto con il tecnico biancoazzurro, Marco Coppa: “La sua idea di calcio si sposa perfettamente con la mia e credo che le mie caratteristiche si sposano con il suo modo di vedere le cose: è un tecnico molto preparato e poi è stato un grande calciatore. Qui c’è un gruppo di grande qualità: la concorrenza non mi spaventa perché nelle grandi squadre è normale, sono qui per far vincere questa società e farla arrivare in serie D. Il campionato è molto complicato ma questa squadra ha tutte le carte in regola per giocarsela fino alla fine”.
Gallardo mette nel mirino la sfida di Palazzolo: “Il livello del campionato quest’anno è molto alto, andare a giocare in casa di squadre che lottano per non retrocedere non è affatto semplice. Però dobbiamo essere consapevoli che ogni partita per noi dev’essere vissuta come una finale da vincere a tutti i costi, siamo in corsa per un grande obiettivo e soltanto con le vittorie potrà essere raggiunto”.
A proposito di finale, Gallardo da buon argentino domenica dopo la sfida con il Palazzolo potrà pensare alla sua nazionale, anzi Seleccion, che si gioca l’opportunità di tornare sul tetto del mondo 36 anni dopo: “Speriamo che l’arbitro non conceda molto recupero, considerato che la finale del mondiale inizia alle ore 16 – sottolinea ironicamente –. Chissà, magari metteranno un maxischermo nel campo”.