Il tecnico Gaetano Auteri è costretto a commentare il settimo ko esterno della stagione, al termine di una gara in cui il Messina non ha affatto demeritato: “Ci siamo difesi bene e siamo ripartiti pericolosamente anche nel primo tempo. Ci è mancato il quid finale. Nell’azione del gol dovevamo fare di più, abbiamo concesso un colpo di tacco e una sterzata, oltre a una palla facile in area a Cancellotti. Nella ripresa siamo cresciuti per intensità, ritmo e corsa, mentre loro sono calati”.
Il Pescara si conferma vice-capolista, a -3 dal Catanzaro, con ben 22 punti di margine sull’Acr, che per la verità in campo ha tenuto testa al più quotato avversario: “Siamo rimasti in partita fino alla fine, creando situazioni importanti, soprattutto nel secondo tempo. Purtroppo sbagliamo le scelte tirando in porta nonostante un compagno libero meglio piazzato, oppure non controlliamo palloni che scavalcano il difensore avversario. Con il pari non avremmo rubato nulla”.
In trasferta sarà necessario cambiare volto per dare continuità al discreto rendimento casalingo: “Mi auguro che fuori casa si possa invertire presto la tendenza. Il Pescara rispetto a noi è nettamente superiore tecnicamente, è la squadra più forte dopo il Catanzaro, ma abbiamo giocato alla pari. Non abbiamo colto l’attimo fuggente in area di rigore, pur concludendo spesso in porta”.
Fondamentale il doppio turno interno consecutivo contro Potenza e Turris, che stazionano appena sopra la zona playout. “Dobbiamo continuare a giocare così, con questa voglia di aggredire e pressare. In casa siamo più concreti e risoluti davanti. Abbiamo buone sensazioni in tal senso, ora resettiamo tutto e ricominciamo Siamo una squadra viva e in salute fisicamente. Avevamo tanti ragazzi in campo ma come detto la differenza non si è vista”.