Il Città di Sant’Agata ha dimostrato grande maturità dopo i tanti elogi ricevuti per la prestazione contro il Catania, che potevano diventare un boomerang. L’esame di maturità è stato invece superato a pieni voti dalla squadra di Vanzetto, con un’ulteriore crescita collettiva che ha entusiasmato il pubblico presente al “Fresina”. Un compleanno felice quindi per il direttore sportivo Ettore Meli, che ha allestito un ottimo collettivo, che si è nuovamente issato in zona playoff, a pari merito con il Real Aversa, che deve però ancora recuperare due gare.
Il primo spunto di cronaca arriva al 13′ quando Vitale libera Cicirello, che dal limite calcia alto. Quattro minuti dopo percussione centrale di Calafiore: il pallone dopo un rimpallo giunge a D’Aleo, che impegna Paduano a terra. Poco dopo ci prova ancora il capitano santagatese ma l’estremo campano è attento e smanaccia. Alla mezz’ora il gol sembra cosa fatta, ma i tiri di Vitale prima e Cicirello poi vengono murati dai difensori avversari. Sugli sviluppi dell’azione la palla arriva a D’Aleo che da posizione vantaggiosa non trova la porta. Al 33′ nuova occasione gol per i locali, questa volta è Brunetti su invito di Morleo a calciare a lato. Ad inizio ripresa il Città di Sant’Agata passa grazie ad un tiro cross di Calafiore, che da posizione defilata manda il pallone ad insaccarsi sul palo più lontano, firmando la sua terza marcatura stagionale.
Il Sant’Agata a questo punto comincia il suo show e al 53′ va vicino al raddoppio con il colpo di testa di Morleo, respinto in tuffo da Paduano. La marcatura è però nell’aria e arriva al 58’ quando Cicirello di testa sfrutta al meglio un cross di Squillace. I locali divertono e si divertono e tre minuti più tardi Cicirello si vede negata la doppietta personale da una grande parata di Paduano. A cavallo tra il 65′ e il 66′ sale in cattedra Demoleon, che prima vede il suo tiro stoppato sulla linea di porta da Mendiguchia, poi il suo colpo di testa sfiorare la traversa. All’82’ Squillace dopo una bella combinazione con Calafiore fa tris con un fendente sotto la traversa, poi all’85’ il poker lo firma Mazzamuto con una splendida conclusione dalla distanza che si insacca sotto l’incrocio dei pali.