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Il Messina recupera uomini chiave e prova a dare una sterzata alla stagione

Il Messina è pronto alla fondamentale sfida casalinga con il Giugliano. Il gruppo è finalmente al completo e il recupero di uomini chiave è probabilmente la migliore notizia per una squadra giovanissima, in cui appena tre elementi sono over 27. Se si considera che Lewandowski è stabilmente in panchina e Celic fuori lista, si comprende come l’impiego a intermittenza di elementi cardine come Curiale, Camilleri, Versienti e Fazzi abbia fin qui pesato oltre modo.

Cinelli e Auteri
Cinelli e Auteri in panchina (foto Paolo Furrer)

Proprio l’annunciata promozione di questi elementi tra i titolari conferisce maggiore esperienza e consapevolezza all’organico giallorosso. Con l’esclusione del lungodegente Alessio Piazza e il ritorno dopo la squalifica del difensore Giuseppe Filì ci sono finalmente alternative in tutti i reparti. Auteri potrebbe anche tornare al 3-4-3 che era la sua base di partenza, senza esperimenti o adattamenti sulle corsie esterne. Ma al di là dei moduli a cambiare dovrà essere l’atteggiamento. Fondamentale poi limitare gli errori difensivi, che in tre gare rivelatesi sul campo alla portata, hanno fatto pendere la bilancia dalla parte del Francavilla e dell’Avellino e hanno vanificato una vittoria che sembrava ormai acquisita contro la modesta Viterbese.

Angileri e Pitino
Angileri a colloquio con il ds Pitino (foto Andrea Rosito)

Tra i pali ci sarà sicuramente Daga. In difesa certi gli impieghi di Camilleri e Trasciani, una delle principali certezze della rosa, come Marino e il discontinuo Fofana a centrocampo. Fazzi, che in cinque giornate ha giocato appena 23 minuti, presidierà finalmente la corsia destra, a meno che non si rinunci alla retroguardia a quattro, e potrebbe esserci il primo turno di riposo per Konate. Sulla fascia opposta tante opzioni: Angileri, Filì e Ferrini. Con un centrocampo a tre Fiorani sembra in vantaggio su Mallamo, che a Catanzaro ha avuto almeno l’ebrezza dell’esordio nel recupero.

Konate
Per Konate potrebbe esserci il primo turno di riposo (foto Paolo Furrer)

In avanti il tecnico peloritano ha già chiarito che scoccherà il turno di Curiale, con svariate opzioni sulle corsie, dove Catania è apparso in gran forma nelle ultime settimane. Tante le alternative, da Grillo a Napoletano all’onnipresente Balde, che potrebbe tornare in una posizione più congeniale. In campo quindi più pelo sullo stomaco e meno gioventù per un gruppo che nelle ultime settimane è sceso in campo con un undici “green”, anche al di là dei limiti regolamentari che vanno rispettati per garantirsi il “minutaggio” tanto caro alla proprietà per assicurarsi introiti fondamentali per fare quadrare i conti e compensare la mancanza di altri ricavi.

Fiorani
Fiorani fronteggia Dall’Oglio (foto Paolo Furrer)

In riva allo Stretto è atteso il Giugliano dei tanti ex. Dal tecnico Lello Di Napoli al bomber Federico Piovaccari, protagonista della recente risalita salvezza, da Rondinella, anche lui in giallorosso fino a qualche mese fa, fino ad elementi che hanno indossato il giallorosso svariate stagioni fa, come Da Silva e Salvemini, a Messina tra 2016 e 2017. I gialloblu sono una matricola e dovranno fronteggiare l’assenza di un uomo cardine, il centrale difensivo croato Eric Biasol, protagonista anche della recente promozione.

Riccardo Daga
Il portiere Riccardo Daga dà indicazioni alla barriera

I campani vantano il secondo migliore attacco del girone dopo il Catanzaro capolista, con sette uomini già a segno, ma hanno pur sempre tanti elementi che hanno giocato più in D che tra i professionisti. “Una rosa meno qualitativa delle cinque fin qui incontrate”, ha ammesso Auteri. Gli otto punti già conquistati rappresentano un avvertimento ma il Messina non può più sbagliare e per dare una svolta alla stagione adesso deve soltanto vincere, per scacciare gli spettri e ritrovare i punti e le certezze offuscate.

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