Ha di che recriminare il Citta di Sant’Agata uscito a bocca asciutta dalla sfida d’esordio contro il Real Aversa, che sbanca il “Fresina” per 2-1 all’ultimo respiro. Primo tempo poco emozionante con qualche fiammata dei padroni di casa. I granata passano al 34’ della ripresa con Del Vecchio ma i padroni di casa non demordono e raggiungono il pari al 41’ con Vitale, che bissa così la rete messa a segno a San Cataldo nella sfida d’esordio. Ma al 5’ di recupero arriva la beffa targata Petricciuolo, che al termine di un’azione confusa regala i tre punti ai campani.
Mastica amaro il tecnico nebroideo, Leonardo Vanzetto, perché anche se arrivata al termine di una prestazione un po’ sottotono, la sconfitta appare immeritata: “Nel primo tempo abbiamo avuto qualche buona occasione. Avevamo preparato questo genere di partita, sapevamo che loro si chiudevano bene e sfruttavano i lanci lunghi per la spizzata delle punte, così come conoscevamo la loro capacità di cercare il successo nelle seconde palle. Non sono una squadra che si fa venire a prendere ma difende bassa, proprio per permettere al portiere di rilanciare”.
Vanzetto però non ha visto un passo indietro rispetto a San Cataldo: “Avevamo davanti una squadra giovane, organizzata e valida tecnicamente. Dietro hanno una coppia di centrali di grande esperienza. La Serie D è questa lo sapevamo, dobbiamo prendere quello che di positivo ci ha lasciato questa sfida”.
Una sconfitta che può portare con sé tanti insegnamenti per il futuro: “Abbiamo preso gol al 95’ su una ripartenza dopo che Cicirello era stato mandato in profondità. Lì il nostro giocatore si è un stizzito e l’arbitro ha fischiato la punizione in una situazione in cui si poteva anche decretare la fine. Il gol è nato da una punizione spizzata: l’attaccante ha tirato e la palla è entrata in rete dopo una deviazione. Purtroppo sono situazioni che capitano nel calcio. Abbiamo preso gol a difesa schierata, non c’era la possibilità di essere in inferiorità numerica e poi la palla messa dentro era facilmente leggibile. Ma non ci dobbiamo abbattere, anzi queste situazioni ci faranno crescere. Ora dobbiamo già lavorare per la prossima partita”.