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Il Messina è chiamato a scuotersi. Soltanto così il calendario sarà un alleato

A Catanzaro è maturato il quarto ko in cinque gare per il rinnovato Messina, imbottito di giovani di belle speranze, che però si stanno misurando con la dura realtà di un campionato professionistico. Che il calendario in avvio non sarebbe stato agevole era evidente già subito dopo la sua pubblicazione, ma è altrettanto chiaro che adesso serve una decisa svolta, per non complicare ulteriormente la stagione.

Camilleri
Il colpo di testa di capitan Camilleri (foto Andrea Rosito)

In estate il tecnico Gaetano Auteri aveva prospettato ai tifosi, nelle prime interviste, la possibilità di evitare i patemi dell’ultimo decennio, in cui anche le due promozioni dalla D alla C sono state presto offuscate da troppe annate sofferte, in Lega Pro come tra i Dilettanti.

Crotone e Catanzaro si sono dimostrati superiori e al di là di qualche fischio avverso a spianare la strada ai più quotati avversari sono stati anche gravi errori difensivi, come il goffo disimpegno di Daga, che ha vanificato un primo tempo tutto sommato dignitoso e promettente. Pesano maggiormente i punti persi contro Avellino e Viterbese, che non stanno certo brillando.

Gaetano Auteri
Il tecnico del Messina Gaetano Auteri (foto Andrea Rosito)

Al di là di carenze strutturali (sembra mancare adeguata qualità) e penuria di esterni, che stanno imponendo l’impiego di alcuni elementi in posizioni a loro poco congeniali, sta incidendo probabilmente anche l’aspetto mentale, inevitabile quando si è alle prese con un gruppo inesperto, con tanti elementi alla prima vera esperienza tra i pro, in una piazza esigente, che peraltro sta mostrando rassegnata maturità.

I trecento al seguito anche al “Ceravolo” testimoniano una volta di più l’attaccamento dello zoccolo duro del tifo a una squadra che ha vissuto tante peripezie, che altrove avrebbero allontanato anche i più inguaribili ottimisti. Resta da capire se adesso proprietà e staff dirigenziale si muoveranno sul mercato.

Balde
Balde prova a superare Brighenti (foto Andrea Rosito)

Venerdì scorso il presidente Pietro Sciotto è intervenuto sul tema ai microfoni di Gazzetta dello Sport e Gazzetta del Sud: “Se il tecnico e il direttore sportivo lo riterranno, sono tranquillamente disposto a prendere subito uno-due rinforzi, magari iniziando da un difensore centrale. Celic invece non rientra nei piani dell’allenatore. Gli abbiamo offerto una buonuscita sostanziosa, che però ha rifiutato”.

L’infortunio di Alessio Piazza (la cui stagione è praticamente finita prima di iniziare) e l’ulteriore slot lasciato libero a scopo precauzionale consentono d’altronde ampi margini di manovra. L’impressione è che un innesto nella retroguardia e nel reparto offensivo potrebbero essere presto richiesti alla proprietà.

Fiorani
Fiorani mantiene il pallone in campo (foto Andrea Rosito)

Anche perché i problemi alla caviglia limitano il rendimento di Curiale, già in calo nelle ultime annate. E al netto delle sue condizioni fisiche, Auteri non sembra puntare molto su Fazzi, che come Lewandowski e i vari Gonçalves, Morelli e Carillo aveva chiesto la cessione in estate. Equivoci che andranno risolti in fretta, anche se le deluse non mancano e Foggia e Avellino vivono ore agitate, anche perché la classifica langue a fronte di investimenti superiori rispetto a quelli effettuati in riva allo Stretto.

Inizia una settimana importante di lavoro per il Messina, che nelle prossime cinque giornate dovrà affrontare tante dirette concorrenti per la salvezza e potrebbe trasformare finalmente il calendario in un alleato. Dal sorprendente Giugliano in casa al Cerignola in trasferta: le due neopromosse hanno già portato a casa 15 punti in due, a dispetto dei pronostici. Poi Gelbison in Sicilia, Fidelis Andria in trasferta e Latina ancora al “Franco Scoglio”. Un ottobre determinante, per classifica e autostima. Anche perché le successive trasferte a Monopoli, Pescara e Foggia sono impegnative.

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