Uno degli ultimi innesti in casa Città di Sant’Agata, il portiere Flavio Curtosi, ha analizzato le sensazioni che lo spogliatoio vive in attesa dell’esordio: “Ho scelto Sant’Agata dopo un colloquio avuto col tecnico Vanzetto, che mi ha espresso la stessa visione degli obiettivi che ho io. Qui si lavora ogni giorno duramente, è questa l’unica chiave per fare bene in campo“.
Il classe 2004, animato da buoni propositi, cercherà di fare bene in una categoria difficile: “Da due anni non mi confrontavo col mondo dei grandi. Mi sono sentito in dovere di mettermi in mostra per ripagare la fiducia del direttore e del mister: mi hanno fatto capire che a Sant’Agata posso giocarmi liberamente tutte le mie chance”.
Il ragazzo cresciuto nella Vibonese ha affrontato all’esordio in Coppa proprio la sua ex squadra: “In Calabria è stata una bella partita e ho sfidato la mia ex squadra, per cui l’ho vissuta un po’ come una rivincita personale. Peccato per aver subito il gol su calcio di rigore ma alla fine è andata bene”.
A colpirlo sono state le metodologie di allenamento: “Il mister è maniacale durante gli allenamenti, spesso ci sfinisce ma lo fa per il nostro bene perché deve preparare tutti nel modo migliore, sia dal punto di vista mentale che fisico, altrimenti rischierebbe di fare brutta figura in considerazione della nostra giovane età. Lui dà sempre tanti consigli”.
Conforta già il feeling instaurato con i compagni di reparto: “Non c’è cattiveria né rivalità ma unicamente spirito di competizione. Ad esempio con Quartarone abbiamo già legato. Sant’Agata è un bel posto e si sta bene”. La società nel frattempo ha lanciato la campagna abbonamenti, con lo slogan “Tutto l’amore che puoi”. Testimonial due dei giocatori più rappresentativi, Claudio Calafiore e Giorgio Cicirello.