Intervistato da ItaliaOggi, il presidente Francesco Ghirelli ha parlato dei cambiamenti che interesserebbero la Lega Pro in caso di riammissione di Campobasso o Teramo: “Se effettivamente decideranno così non potrò che obbedire e, quindi, riammetterle nel campionato. Sarà il Consiglio Direttivo a decidere, anche se l’auspicio è quello di rimanere a sessanta club. Se il Consiglio di Stato dovesse effettivamente reinserire una o due squadre, il format del campionato di Lega Pro cambierà, passando a 61 squadre. Non cambierà, invece, la composizione dei gironi, quelli sono e quelli rimarranno”.
Si studiano però contromisure per evitare in futuro altri slittamenti che imbarazzano la terza serie e vanificano mesi di preparazione estiva: “In generale è necessario anticipare i tempi di valutazione dei requisiti per le iscrizioni ai campionati, ponendo un termine di pre-iscrizione con scadenza a marzo. La proposta è già pronta e sarà avanzata al prossimo Consiglio Federale”.
I “casi” Campobasso e Teramo, pur trattandosi di due vicende molto diverse, sono ormai prossimi ad avere un verdetto definitivo. Giovedì 25 agosto è infatti in programma la camera di consiglio che discuterà il ricorso dei molisani contro l’esclusione dal campionato di Serie C. Una data cruciale, superata la quale in un modo o nell’altro si procederà a stilare i calendari della prossima stagione, verosimilmente già il 26.
Nel frattempo, dalle carte giudiziali emerge una novità rispetto a quanto avvenuto sinora all’interno del processo: la Lega Pro ha infatti deciso di costituirsi in giudizio, a differenza di quanto accaduto nei precedenti gradi, sia sportivi che davanti al Tar. Dopo la sentenza è arrivata però la sospensiva concessa dal Consiglio di Stato, che ha imposto lo slittamento di due settimane dell’esordio ufficiale dei club, con il posticipo della prima giornata di campionato e il rinvio a data da destinarsi della Coppa Italia.