Fra i riconfermati più attesi in casa Messina c’è Amara Konate, reduce da un’annata caratterizzata da 25 presenze, soltanto nove partendo da titolare. Il nuovo tecnico Gaetano Auteri sta provando a cucire nuovi abiti su misura per il 23enne guineano, che ha parlato ai microfoni di MessinaSportiva.
Nelle amichevoli estive sei stato schierato anche sulla corsia esterna. Una posizione che avevi ricoperto in precedenza soltanto nella formazione “Primavera” del Perugia. Come ti stai trovando in questa nuova posizione? “Mi sto adattando. Il mister mi ha proposto questo ruolo e ci stiamo lavoriamo su, perché l’obiettivo è stare bene in campo. Mi ha schierato anche da terzino nella difesa a tre, sto imparando a difendere oltre che ad attaccare. Ogni giorno mi dà dei consigli e mi sto applicando per seguirli al meglio”.
Cosa ti sta chiedendo mister Auteri? “È un allenatore molto esperto e ci sta aiutando, quest’anno spero di imparare tanto da lui. Da quando sono venuto in Italia non avevo mai avuto un mister che mi desse così tante indicazioni. Lo dobbiamo seguire, credendoci fino in fondo. Speriamo di continuare così fino alla fine del campionato, così saremo tutti soddisfatti”.
Hai realizzato quattro gol, tutti su punizione, nel campionato “Primavera” e al Torneo di Viareggio. Sogni la prima rete tra i professionisti? Chiederai di tirare qualche calcio da fermo? “In Primavera calciavo davvero benissimo, anche dalla lunga distanza. Ma quando sono passati tra i grandi, in prima squadra, essendo un giovane non ho più avuto modo di provarci. Non mi sono esercitato e ho perso un po’ questa qualità. Ci devo lavorare su e crederci per recuperarla appieno”.
Hai iniziato a giocare soltanto a 18 anni, dopo avere lasciato il tuo Paese, la Guinea, funestato dalla guerra. Perché hai scelto il calcio? “In Africa il calcio mi piaceva ma andavo a scuola e giocavo nel quartiere con gli amici. Il mio procuratore mi ha portato a Perugia e dopo un provino subito mi hanno preso in Primavera. Ho firmato il mio primo contratto e sono stato un po’ con loro. Soltanto dopo sono arrivato a Messina”.
Ci sono tanti centrocampisti di origine guineana, compreso Pogba che però indossa la maglia della Nazionale francese. Ti ispiri a qualcuno in particolare? “Mi ispiro soprattutto a Keita del Liverpool e Diawara, che è stato a Napoli. Ma seguo con grande attenzione anche il maliano N’Golo Kante del Chelsea o il brasiliano Casemiro del Real Madrid”.
Hai già giocato una quarantina di gare in C, con un’ottima esperienza a Rieti. Poi Serse Cosmi ti diede spazio a Perugia, dove hai giocato anche otto gare in B. È stato lui il tecnico più carismatico che hai avuto in carriera? “A Perugia non era facile trovare spazio, in rosa c’erano calciatori esperti che avevano già militato in serie A. Quando è arrivato Cosmi non ha guardato in faccia nessuno e chi andava forte in allenamento lo faceva giocare. Ho iniziato bene ma poi il Covid ha rovinato tutto ed è stato davvero un casino”.