Andrea D’Amico è l’ultimo colpo di mercato del Città di Taormina, protagonista di una campagna acquisti di altissimo livello. Centrocampista classe 1989, si forma nelle giovanili del Catania e con i rossoazzurri esordisce in massima serie sotto la guida di Walter Zenga a 19 anni.
Tra i professionisti indossa maglie importanti come quelle di Reggiana, Savona e Ischia, ma anche Milazzo, con cui colleziona 43 presenze e 9 gol. Tra il 2015 e il 2019 è uno dei protagonisti del periodo d’oro della Sicula Leonzio, che in due anni passa dall’Eccellenza alla Serie C. Successivamente le esperienze in D con Akragas, Paternò e Cittanovese, fortemente condizionate da alcuni infortuni.
Adesso la chance di tornare protagonista: “Mi sono aggregato da oltre una settimana, adesso sto bene. Ho trovato una società ambiziosa e un gruppo motivato a recitare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato di Eccellenza. Purtroppo esco da un brutto infortunio e per ripartire ho scelto Taormina. Spero di poter dare il massimo per questa maglia”.
Per D’Amico ci sono tutti gli ingredienti per poter vivere una stagione da protagonisti; “Ci sono tante buone squadre che si stanno attrezzando per vincere. Società come Siracusa, Modica e Igea Virtus sono realtà storiche, nel mezzo ci vogliamo anche essere noi e vedremo chi la spunterà. Il mister? Ci conosciamo da tanto tempo, lui allenava le giovanili del Catania e io ero là, ci sentiamo spesso e questa volta si è incastrato tutto alla perfezione affinché potessimo lavorare insieme. Sono felice di essere qui e voglio dare il mio contributo soprattutto per i più giovani. Siamo attorniati da persone di calcio, che sanno trasmettere i giusti valori al gruppo”.
Tra i riconfermati c’è invece il portiere Umberto Cirnigliaro, soddisfatto del lavoro svolto in questi giorni: “Sensazioni molto positive, sia da parte dei vecchi che dei nuovi, c’è una mentalità diversa, si vede che sono arrivati giocatori abituati a lottare per certi obiettivi”.
Cirnigliaro spiega come la sua permanenza a Taormina sia stata tutt’altro che travagliata e punta sulla voglia di riscatto di un gruppo ferito dall’ultima deludente stagione: “Mi ha chiamato il direttore Cardullo, dopo cinque minuti mi ha chiamato l’amministratore Lo Re che mi ha detto che ci saremmo visti a luglio e io ho subito detto di sì. L’obiettivo è quello di riscattare la stagione passata. È inutile fare programmi a lungo termine: parlando con i compagni presenti lo scorso anno ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che adesso dobbiamo invertire la rotta”.