La RoccAcquedolcese riparte dalle proprie certezze, come dimostra la conferma del capitano Boris Zingales, autentico trascinatore nella passata stagione, culminata con la promozione in Eccellenza al termine di un acceso duello con la Torrenovese. Un altro segnale di continuità voluto dalla dirigenza, arrivato dopo la permanenza del tecnico Francesco Palmeri e del suo staff. Infine è toccato a Marco Caserta e Peppe Cangemi, tra gli juniores più convincenti dell’intero torneo.
Una grande sfida attende Palmeri, che ritrova l’Eccellenza dopo qualche stagione, esattamente dall’esperienza vissuta sulla panchina del Rocca di Caprileone. Il suo approdo sulla panchina della squadra nebroidea ha rappresentato la svolta per entrambi, perché da un anno e mezzo Zingales e compagni non conoscono il sapore amaro della sconfitta.
Dopo la semina è arrivato il raccolto, dopo tanti sacrifici si è concretizzato il sogno Eccellenza, autentica prova del nove per questa dirigenza e per mister Palmeri: “È bello ritornare in Eccellenza dopo tanti anni. Questa è una società nuova, nata dalla fusione tra il Rocca di Caprileone e l’Acquedolcese e fin dall’inizio l’obiettivo era il salto di categoria. Il primo anno il campionato è stato fermato a causa del Covid mentre al secondo tentativo non abbiamo mancato il bersaglio. Stiamo intervenendo in tutti i reparti per adeguare la rosa alla categoria, inserendo rinforzi in tutte le zone del campo e inoltre dovremo valutare bene anche l’aspetto degli juniores. Ci sarà da lavorare ma ho piena fiducia nella dirigenza”.
In molti prospettano un campionato di Eccellenza altamente competitivo, scenario che non spaventa Palmeri: “Prima di essere allenatore sono un uomo di sport e il concetto basilare è la competitività. Giocare un campionato dal tasso tecnico elevato anche per le squadre che si devono salvare è un fatto assolutamente positivo, che ci deve dare i giusti stimoli. Far parte di tornei in cui ci si salva perché la diretta concorrente si ritira durante la stagione egoisticamente può essere vantaggioso, ma l’Eccellenza è sempre stata una categoria molto competitiva e difficile da affrontare, sarà una bella avventura”.
Quando sarà stilato il calendario una partita sarà cerchiata in rosso, vale a dire il derby con la Nebros: “Non sarà una gara come le altre, soprattutto per la parte della nostra dirigenza proveniente da Acquedolci. Ci sarà una rivalità soprattutto dirigenziale, qui ci sono persone che hanno voluto mantenere una certa identità facendo restare il nome di Acquedolci. Inoltre ci stiamo impegnando tanto affinché il prossimo autunno si possano giocare le partite casalinghe al Latteri-Scaffidi di Acquedolci, quindi è normale che loro vogliano primeggiare nel paese. Per me però sarà una partita come le altre, da preparare per ottenere i punti che ci serviranno per salvarci il prima possibile”.