Chiuso il ciclo con Pippo Sidoti in panchina, la Basket School Messina guarda al futuro partendo dal bagaglio di esperienza che il coach pattese ha lasciato in società. La scelta del suo successore non poteva che essere fatta nel segno della continuità. La conoscenza dell’ambiente, della filosofia della società, la comunione di intenti sono fondamentali in questi casi ed ecco che è giunto il momento di Francesco Paladina.
Il tecnico messinese, arrivato in società nel dicembre del 2018, senza clamore si è messo a disposizione dei dirigenti accettando un ruolo scomodo con umiltà e professionalità in un periodo non certo facile per la squadra. Dopo il ritorno in campo di Pippo Sidoti, Paladina è rimasto al suo fianco, dimostrando ancora una volta di essere un uomo che ha il senso della squadra e dello spogliatoio, accettando il ruolo di assistente con grande dignità. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente dopo la ratifica della sua conferma sulla panchina della Basket School Messina.
Francesco, ti aspettavi la chiamata della Basket School? “Diciamo che non mi aspettavo che Pippo Sidoti lasciasse vista anche la finale raggiunta nuovamente insieme. Ma da quando mi hanno chiamato ho sempre sentito tanta fiducia intorno a me. Abbiamo discusso proprio di questo, abbiamo fatto proprio quattro bellissimi campionati, trovato gli stranieri più forti del campionato e quindi mi ha fatto piacere che questa volta mi abbiano chiamato per fare il capo allenatore”.
Ufficializzando il suo disimpegno, coach Sidoti ha speso belle parole nei confronti di Paladina, consigliando alla dirigenza il suo ingaggio. La serietà e l’impegno hanno pagato… “Credo di aver dato tanto al progetto, a Pippo Sidoti e alla Basket School. E comunque lo ripeterò sempre, lo ringrazio perché quattro anni fa fu proprio lui a dire che potevo essere l’allenatore giusto a sostituirlo per via di quello che gli era successo e credo che i fatti gli abbiano dato ragione”.
Adesso si apre un nuovo capitolo. Cosa ti hanno chiesto i dirigenti della Basket School? “Mi hanno chiesto continuità, non solo in termini di risultati, ma anche in termini di approccio, conduzione, stile, programmazione e costruzione di un roster che correlato al budget possa sempre esprimere una bella e divertente pallacanestro”.
Che tipo di squadra avete in mente di allestire? “Abbiamo in mente di costruire una squadra che si allinei al budget della società, che sia il punto di riferimento di giocatori cresciuti in città, ma anche in provincia, e perché no, di trovare lo straniero più forte del campionato, come ultimamente ci è successo”.
Che tipo di campionato sarà la C Gold 2022/23? “La C Gold al momento è un vero e proprio rebus. Non sappiamo se sarà un campionato a 12 o 14 squadre e se saranno incluse anche Lamezia e Rende, diventerà davvero interessante e molto competitivo. In ogni caso sarà un campionato diviso in due tronconi: ci saranno le squadre costruite per vincere e che vorranno competere per arrivare nelle prime due posizioni e quelle che vorranno disputare i playoff per dare un senso a questo torneo che anticipa la riforma del prossimo anno”.
In questo contesto dove collochi la Basket School? “La nostra sarà sicuramente una squadra giovane e combattiva. Rispetto allo scorso anno ci saranno parecchie novità. Al momento ci stiamo concentrando sui prospetti locali, quando avremo completato il quadro dei giocatori messinesi ci occuperemo del mercato italiano e straniero, anche se alcuni contatti sono stati avviati. Lo spirito della squadra non cambierà, rispetto alle scorse stagioni, potremo avere qualche difficoltà all’inizio, soprattutto contro le formazioni più attrezzate, ma speriamo di venire fuori con grinta, voglia e determinazione”.
Dunque ti senti pronto ad affrontare questa nuova ed avvincente sfida? “Pronto non lo so… avrò delle responsabilità nuove. Credo di aver imparato tanto da Pippo e spero di riuscire a metterlo in pratica in campo. Ho dato la mia parola ai dirigenti che darò il massimo per ripagare la loro fiducia ed i loro sforzi economici, come comunque ho sempre fatto anche quando sostituivo Pippo”.