Dopo due mesi di incertezza, per via del paventato disimpegno della proprietà e dei dubbi sull’iscrizione alla prossima serie C, il Messina può finalmente programmare la nuova stagione. E al di là del tempo sprecato non ripartirà da zero.
Dopo la promozione conquistata soltanto ad inizio luglio per via degli innumerevoli rinvii per il Covid, l’addio del socio salernitano Carmine Del Regno e l’impronosticabile ritorno di Pietro Lo Monaco, il ds dell’Acr Christian Argurio l’estate scorsa ha dovuto allestire, praticamente ex novo, l’organico poi affidato a Sasà Sullo. Quest’anno lo staff tecnico potrà partire da una solida base, dal momento che sono ben 15 gli elementi già sotto contratto.
Da valutare l’eventuale permanenza di Ezio Raciti. La grande suggestione del presidente Sciotto è Zdenek Zeman, che peraltro è appena diventato nonno, dal momento che il figlio Karel nei giorni scorsi ha potuto celebrare la nascita della figlia. Incontrato all’Olimpico in occasione dell’esordio dell’Italia all’Europeo e poi premiato con una targa in occasione di Messina-Foggia, il boemo è un “pallino” del massimo dirigente.
Che non a caso nel corso della sua gestione ha voluto tanti allenatori di ispirazione zemaniana a Messina, da Biagioni a Modica, dal figlio Karel a Novelli, fino allo stesso Sullo. Il tecnico, che scrisse grandi pagine in riva allo Stretto, è comunque scottato dal brusco divorzio con il Foggia e chiede solide garanzie organizzative e strutturali prima di impegnarsi. Il suo eventuale arrivo porterebbe anche il direttore sportivo Giuseppe Pavone in Sicilia, interrompendo quindi la collaborazione con Marcello Pitino. Se ne saprà di più nei prossimi giorni.
15 SOTTO CONTRATTO. Raciti, Zeman o chi per loro troverà sotto contratto due portieri, sei difensori, quattro centrocampisti e tre attaccanti. Il riferimento è a Fusco e Lewandowski (affiancato a Taranto e Gubbio negli ultimi giorni, ma vincolato al Messina), a Carillo, Celic, Fazzi, Gonçalves, Morelli e Rondinella per la retroguardia, Fofana, Konate, Matese (reduce da un lunghissimo stop) e Simonetti in mezzo al campo, Balde, Catania e Distefano (unico a firmare fino a giugno 2024) nel reparto avanzato. Hanno tutti un altro di contratto, avendo siglato dei biennali. Gonçalves e Fofana hanno molto mercato e potrebbero fruttare importanti plusvalenze in caso di cessione.
5 IN SCADENZA. Si erano legati fino al prossimo 30 giugno invece il portiere Caruso, il difensore Camilleri, i centrocampisti Statella e Rizzo (che ha rescisso il precedente pluriennale con il Pescara) e l’attaccante Piovaccari. Rizzo, da messinese, ha concrete chances di essere richiamato dal club.
9 PRESTITI. In nove rientrano alla base per fine prestito: Angileri alla Sampdoria, Fantoni e Busatto al Vicenza, Trasciani (che si è appena laureato) al Teramo, Burgio all’Atalanta, Damian alla Ternana, Russo al Napoli, Marginean al Sassuolo e Adorante al Parma. L’attaccante ex Inter è vicino alla Juventus Under 23, Russo (il cui vincolo con la società di De Laurentiis scade il 30 giugno) è affiancato all’Avellino ma i partenopei hanno una settimana per esercitare un’opzione per il rinnovo. Marginean potrebbe fare il salto in B, optare per una C da protagonista con maggiore minutaggio o accettare alcune offerte dalla A romena.
I “PRIMAVERA”. Considerato che nel passato torneo sei elementi della “Primavera” sono stati inseriti tra i convocati (i difensori Giuffrida e Nicosia, il centrocampista Veca e gli attaccanti D’Amore, Maisano e Spaticchia) il Messina avrebbe già una ipotetica rosa per il ritiro. Ma è chiaro che le scelte legate a ds e tecnico potrebbero cambiare tanti equilibri. L’estate giallorossa è appena iniziata.