Per la Jonica il futuro è adesso. Archiviato un anno esaltante ed emozionante che ha portato i giallorossi alle soglie della Serie D, la compagine societaria guarda già alla prossima stagione. Lo start sarà il 24 luglio, quando la squadra si ritroverà per il ritiro di Antillo prima delle sfide di Coppa Italia. Questi giorni, però, sono fondamentali per il futuro della guida tecnica. La bontà del lavoro di Michele Campo non è assolutamente in discussione, ma soltanto il 30 giugno il mister saprà se resterà in provincia di Messina per svolgere la sua attività di lavoro “quotidiana”.
Se non otterrà il tanto agognato trasferimento e sarà costretto a tornare a Trieste, la società allora si guarderà attorno, ma fino a quel momento Campo è e resterà la prima scelta per la panchina della Jonica: “Con il mister c’è un legame speciale che si è creato nell’arco della stagione – sottolinea il presidente Mimmo Saglimbeni –. Purtroppo lui insegna a Trieste e soltanto il prossimo 30 giugno sapremo se sarà trasferito dalle nostre parti oppure no. Noi siamo fiduciosi, speriamo che si possa continuare il progetto tecnico iniziato lo scorso anno e che ci ha portato a essere la rivelazione della categoria. Abbiamo regalato gioie e soddisfazioni non solo a noi stessi ma all’intera comunità di Santa Teresa di Riva, siamo arrivati a un passo dalla finale dei playoff venendo eliminati dal Martinafranca che poi ha stravinto la finale con l’Akragas. Se ripenso alla semifinale di andata ho qualche rammarico perché non meritavamo di perdere e lo abbiamo fatto per un gol assurdo”.
Saglimbeni si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa, annunciando come la rosa della prossima stagione sarà profondamente rinnovata: “Gallardo è già andato via ed era scontato. Nei miei confronti ha avuto un comportamento non consono e già a marzo gli avevo preannunciato che non gli sarebbe stato rinnovato il contratto: si tratta di una scelta disciplinare e non tecnica. Discorso un po’ diverso per Lucero: l’errore commesso in occasione del 2-1 del Martinafranca è davvero incomprensibile per un giocatore della sua levatura, così abbiamo chiesto al mister di metterlo fuori rosa in vista della sfida di ritorno. Con Micoli abbiamo un patto d’onore: sappiamo che ha delle richieste com’è normale che sia, lui sarebbe felice di restare ma davanti ad un’offerta dalla serie D saremmo i primi ad allargare le braccia. Anche ad altri giocatori è squillato il telefono e in questo clima devo ammettere che devo fare i complimenti alla Nebros per la correttezza avuta nei nostri confronti, perché ci hanno contattato per dirci che avrebbero avuto intenzione di trattare un nostro giocatore, un atto di galanteria che non sempre si vede”.
Il massimo dirigente è consapevole delle difficoltà che presenterà la prossima stagione: “Il prossimo campionato sarà molto complicato, ci saranno le solite note che metteranno in piedi delle squadre competitive. Noi cambieremo molto perché è normale che dopo una stagione dopo quella appena passata si aggiorni la rosa, si devono valutare le motivazioni di ogni singolo elemento. Intanto partiremo il 24 luglio con il ritiro di Antillo e poi torneremo a Santa Teresa per i primi appuntamenti ufficiali”.